La Repubblica
19 giugno 2008
Il viceprocuratore generale Filip: "Siamo determinati a punire le frodi per riportare stabilità e fiducia nel nostro mercato immobiliare e in quello del credito"
WASHINGTON - La crisi dei mutui subprime negli Stati Uniti è arrivata nelle aule dei tribunali. Centinaia di persone sono state arrestate da marzo nel corso di un'operazione della polizia federale Usa, chiamata 'malicious mortgage'. Secondo i dati forniti dal dipartimento di Giustizia e dall'Fbi in una conferenza stampa, dall'1 marzo 2008 sono state arrestate 287 persone, delle quali 173 sono già state condannate, su un totale di 406 persone incriminate. I dati sono stati diffusi solo oggi, dopo la retata delle ultime 24 ore che ha portato all'arresto di 60 persone. In manette anche due ex manager di Bear Stearns. Tra gli indagati ci sono operatori del mercato finanziario, agenti immobiliari, avvocati e anche persone che hanno ottenuto prestiti senza averne le credenziali.
"Il dipartimento della Giustizia - ha spiegato il viceprocuratore federale Mark Filip in una conferenza stampa a Washington - è determinato a portare alla luce e punire le frodi sui mutui, per contribuire a riportare la stabilità e la fiducia nel nostro mercato immobiliare e in quello del credito".
Le indagini del Fbi e del dipartimento della Giustizia sui casi di frode che hanno determinato perdite per un miliardo di dollari sono iniziate il primo marzo scorso. La maggior parte degli arresti è stata compiuta ieri. Contemporaneamente, in seguito alle indagini di un altro giudice federale, di Brooklyn, sono stati arrestati due ex manager di Bear Stearns, Ralph Ciotti e Matthew Tannin: sono accusati di frode, complotto e insider trading. Il fallimento dei fondi speculativi sui quali avevano fondato la fortuna della loro società, accese la miccia della crisi subprime.
Su Ciotti e Tannin pesa l'accusa di inganno a scapito degli investitori: dalle indagini sarebbe infatti emerso che i due ex manager erano perfettamente al corrente del cattivo stato di salute dei fondi, anche se pubblicamente affermavano il contrario rassicurando e allo stesso tempo ingannando gli investitori. A inchiodare Ciotti e Tannin sarebbe uno scambio di e-mail, dalle quali emergeva che ambedue erano a conoscenza delle difficoltà dei fondi. Eppure, nonostante questo, nel corso di una conference call tenuta qualche giorno dopo l'invio delle email, Ciotti, pur dichiarando che i risultati dei fondi speculativi erano in calo, constatava apertamente che non c'erano problemi di liquidità e che il portafoglio titoli era solido. Il fallimento dei fondi è costato agli investitori 1,6 miliardi di dollari.
Nell'illustrare i risultati preliminari dell'indagine e spiegare le motivazioni alla base dell'arresto di Ciotti e Tannin, le autorità hanno sottolineato che "gli arresti degli ex manager di Bear Stearns forniscono la magnitudine e la grossolanità della loro cattiva condotta. Hanno gravemente violato la fiducia pubblica", tradendo gli investitori che regolarmente non venivano messi al corrente dell'andamento reale dei propri investimenti. Gli avvocati dei due arrestati sostengono al contrario che i loro clienti sono vittime della crisi finanziaria, e hanno operato correttamente.
Questo della Bear Stearns dovrebbe essere solo il primo di una lunga serie di incriminazioni legate a casi collegati alla crisi dei mutui. Le indagini pendenti sono circa 1400. L'esplosione della crisi ha fatto perdere la casa acquistata con il mutuo a centinaia di migliaia di persone negli Stati Uniti.
WASHINGTON - La crisi dei mutui subprime negli Stati Uniti è arrivata nelle aule dei tribunali. Centinaia di persone sono state arrestate da marzo nel corso di un'operazione della polizia federale Usa, chiamata 'malicious mortgage'. Secondo i dati forniti dal dipartimento di Giustizia e dall'Fbi in una conferenza stampa, dall'1 marzo 2008 sono state arrestate 287 persone, delle quali 173 sono già state condannate, su un totale di 406 persone incriminate. I dati sono stati diffusi solo oggi, dopo la retata delle ultime 24 ore che ha portato all'arresto di 60 persone. In manette anche due ex manager di Bear Stearns. Tra gli indagati ci sono operatori del mercato finanziario, agenti immobiliari, avvocati e anche persone che hanno ottenuto prestiti senza averne le credenziali.
"Il dipartimento della Giustizia - ha spiegato il viceprocuratore federale Mark Filip in una conferenza stampa a Washington - è determinato a portare alla luce e punire le frodi sui mutui, per contribuire a riportare la stabilità e la fiducia nel nostro mercato immobiliare e in quello del credito".
Le indagini del Fbi e del dipartimento della Giustizia sui casi di frode che hanno determinato perdite per un miliardo di dollari sono iniziate il primo marzo scorso. La maggior parte degli arresti è stata compiuta ieri. Contemporaneamente, in seguito alle indagini di un altro giudice federale, di Brooklyn, sono stati arrestati due ex manager di Bear Stearns, Ralph Ciotti e Matthew Tannin: sono accusati di frode, complotto e insider trading. Il fallimento dei fondi speculativi sui quali avevano fondato la fortuna della loro società, accese la miccia della crisi subprime.
Su Ciotti e Tannin pesa l'accusa di inganno a scapito degli investitori: dalle indagini sarebbe infatti emerso che i due ex manager erano perfettamente al corrente del cattivo stato di salute dei fondi, anche se pubblicamente affermavano il contrario rassicurando e allo stesso tempo ingannando gli investitori. A inchiodare Ciotti e Tannin sarebbe uno scambio di e-mail, dalle quali emergeva che ambedue erano a conoscenza delle difficoltà dei fondi. Eppure, nonostante questo, nel corso di una conference call tenuta qualche giorno dopo l'invio delle email, Ciotti, pur dichiarando che i risultati dei fondi speculativi erano in calo, constatava apertamente che non c'erano problemi di liquidità e che il portafoglio titoli era solido. Il fallimento dei fondi è costato agli investitori 1,6 miliardi di dollari.
Nell'illustrare i risultati preliminari dell'indagine e spiegare le motivazioni alla base dell'arresto di Ciotti e Tannin, le autorità hanno sottolineato che "gli arresti degli ex manager di Bear Stearns forniscono la magnitudine e la grossolanità della loro cattiva condotta. Hanno gravemente violato la fiducia pubblica", tradendo gli investitori che regolarmente non venivano messi al corrente dell'andamento reale dei propri investimenti. Gli avvocati dei due arrestati sostengono al contrario che i loro clienti sono vittime della crisi finanziaria, e hanno operato correttamente.
Questo della Bear Stearns dovrebbe essere solo il primo di una lunga serie di incriminazioni legate a casi collegati alla crisi dei mutui. Le indagini pendenti sono circa 1400. L'esplosione della crisi ha fatto perdere la casa acquistata con il mutuo a centinaia di migliaia di persone negli Stati Uniti.
COMMENTO
Mentre in Italia si depenalizza il falso in bilancio, si continuano a fare leggi 'ad personam' (nella legislatura del quienquennio belusconiano è stata fatta anche una legge 'contra pesonam', ne sa qualcosa Gian Carlo Caselli), si mette il bavaglio alla stampa, si stabiliscono sanzioni detentive gravi per magistrati, pubblici ufficiali, che diffondono intercettazioni e giornalisti che le pubblicano, si differiscono i processi per reati 'non gravi' (processo Mills, intercettazioni Saccà - Berlusconi), negli U.S.A. si fa sul serio.
1 commento:
Amico mio, questo è il paese in cui si premiano i furbi e, potendo, si puniscono i magistrati (troppo!) solerti. Anche qui si fa sul serio. A far male.
rossana
Posta un commento