Mentre il ministro dell'Interno Roberto Maroni parla a Palermo della lotta alla mafia e dei risultati raggiunti, da Ponte di legno Umberto Bossi interviene sulle infiltrazioni criminali anche al nord e in politica. "Al sud è difficile andare - ha detto chiacchierando in nottata - Ho dato la concessione per aprire una sede della Lega in Calabria e due giorni dopo c'era uno della 'ndrangheta.
Secondo il ministro delle riforme la lotta alla criminalità organizzata non deve essere concentrata solo nel mezzogiorno: "Arrivano da tutte le parti - ha detto -
Sul consigliere regionale della Lombardia Angelo Ciocca, il cui nome è apparso nella maxi inchiesta sulla 'ndrangheta che ha portato all'arresto di oltre 300 persone, buona parte al nord, Bossi ha gettato acqua sul fuoco e ha sottolineato che buttare fuori qualcuno che non è nemmeno indagato sarebbe come "una condanna a morte". "Non fa l'assessore. E' lì bloccato - ha concluso - La magistratura seguirà il suo corso. Se lo butto fuori è condannato anche se innocente". Per Bossi, in ogni caso, "non è chiaro se abbia commesso un reato, c'è solo una fotografia".
(15 agosto 2010)
domenica 15 agosto 2010
Bossi: "Volevo aprire una sede in Calabria ma è arrivata subito la 'ndrangheta"
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