domenica 15 agosto 2010

Fini presenza "scomoda" ad Ansedonia l'irritazione degli altri illustri ospiti


MAURIZIO BOLOGNI

Un'unica e stretta strada, un dedalo di sentieri asfaltati, un solo bar-albergo-ristorante-spaccio. E soprattutto una vegetazione fitta e alta che garantisce riservatezza agli abitanti delle ville con vista dall'alto sullo spettacolo del golfo dell'Argentario. Ansedonia, fondata dai romani del terzo secolo avanti Cristo e abitata dai romani del terzo millennio, è stata tracciata dalla natura e poi costruita dall'uomo come il paradiso della privacy assoluta. Di più. E' il luogo dove va in vacanza chi, "volendolo, ha l'opportunità di non incontrare nessuno", come scrive il residente Maurizio Costanzo. Adesso, però, ci sono i giornalisti al lavoro. E gli illustri ospiti di Ansedonia sono irritati dalla sola presenza di qualche accaldato cronista (oggi splende un sole bellissimo), qui per seguire Gianfranco Fini, gli sviluppi della vicenda politica e del "caso immobilare" sull'appartamento di Montecarlo venduto da An e adesso occupato dal cognato della terza carica dello Stato. Fini sembra diventato inquilino scomodo dell'oasi di riservatezza, per colpa di quello sparuto codazzo che, suo malgrado, si è tirato dietro. Tanto che la pace tolta ai vicini è uno dei motivi per cui il presidente della Camera e la sua famiglia si starebbero convincendo a lasciare anzitempo la villa sulla collina.

Qui ad Ansedonia non si sono accampati gli ingombranti furgoni delle troupe televisive (non ci sarebbe spazio per posteggiarli) e non c'è l'assalto dei paparazzi. Stazionano un unico fotereporter e quattro cronisti, cinque "nelle ore di punta", che raggiungono il posto a piedi. Eppure tanto traffico ha gettato scompiglio nel buen retiro. Ma siccome il modello "rivolta dei residenti" non si addice ai vip, da giorni arrivavano semplici ma chiari segnali di insofferenza, a volte garbati e a volte no. Lamentele tramite telefonate alla questura. E poi sguardi di riprovazione nauseata dalle rare auto che transitano in via delle Ginestre, la strada dove si trovano la villa di Fini, quella di Fabrizio Cicchitto e di altri personaggi pubblici.

Stesso clima stamani. "Sempre qui", scuota la testa e brontola un bagnante diretto al mare sul vespone. Poco dopo c'è l'ennesimo passaggio in Bmw grigia di Giuliano Amato, un tempo chiamato "il re di Ansedonia", che dal lato del passeggero lancia uno sguardo serio da sopra gli occhialetti poggiati sul naso. Ma è Maurizio Costanzo, come sempre in vacanza con Maria De Filippi nella villa in via delle Mimose, distante poche centinaia di metri da casa Fini, ad uscire allo scoperto e a farsi portavoce dei residenti utilizzando le colonne de Il Messaggero di stamani. "Ansedonia non è la località adatta per appostamenti di fotografi, rincorse di paparazzi, cronisti vestiti da bagnini e quant'altro - scrive - Non è località da incontro occasionale, da battuta 'rubata', da frase per far titolo. Rifugge da pettegolezzi, da chiacchiere, dai 'si dice'". Tradotto dalla delicatezza del linguaggio di Costanzo, il messaggio ai cronisti è questo: "Qui non c'è trippa per gatti. Andatevene!".

Ad andarsene per primo sarà invece, probabilmente, il presidente della Camera, anche per non togliere involontariamente ai suoi vicini di casa la pace della collina. Ha disdetto obrellone, sdraio e posto auto che aveva fissato per tutto agosto al bagno "La strega sul mare". Non c'è più certezza che proseguirà le sue vacanze in barca a Capraia per immersioni subacquee. Intanto però stamani si concede ore di relax in villa. Mentre i suoceri escono sulla Merceds classe A nera con la governante e la più piccola delle sue figlie, il presidente della Camera e la compagna Elisabetta Tulliani giocano in piscina con la bambina più grande.

Fragorosi tuffi, incitamenti alla piccola, tante telefonate ricevute: auguri di buon Ferragosto e non solo. Poi, dopo il rientro in villa dei suoceri, pranzo in famiglia. La cucina Scavolini? La testimonianza di chi dice di aver incontrato Fini nella casa di Montecarlo? La tensione nella maggioranza? Non sono argomenti da Ferragosto. Allo stesso modo di come questo angolo di costa toscana non è luogo da impiccioni.

(15 agosto 2010)

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