mercoledì 24 novembre 2010

La Russa, volantini dal cielo sugli afghani


«La Russa come D'Annunzio». A suggerire il titolo è stato lo stesso ministro della Difesa, protagonista in Afghanistan di un volantinaggio dall'elicottero. Il poeta lanciò manifestini su Vienna, il ministro della Difesa li ha lanciati invece sul villaggio di Bala Murghab, nel nordovest dell'Afghanistan, in prossimità nell'avamposto militare italiano guidato dall'8 reggimento alpino.

MESSAGGIO ANTI-MINE - Spostandosi dalla base di Herat al distaccamento di Bala Murghab, La Russa ha fatto arrivare dal cielo un messaggio rivolto alla popolazione afghana: fate attenzione ai pericoli delle mine e respingete gli «insorti». Dall'elicottero CH-47 italiano sono stati lanciati undicimila di questi volantini ideati, spiegano al comando del contingente, «per supportare la campagna di reintegrazione degli insorti nella società civile promossa ed attuata dal governo di Kabul».

«BENESSERE DALLA PACE» - In uno dei volantini è raffigurato un combattente che abbandona la via della violenza e ritorna al suo villaggio. Il messaggio è: «Il benessere proviene dalla pace». Il manifestino comunica sinteticamente che senza le necessarie condizioni di stabilità, il processo di ricostruzione e sviluppo dell'Afghanistan non potrà essere attuato. Viene riportata, inoltre, anche una citazione del Corano: «Il Corano dice, la pace è felicità». Il volantino è stato testato con successo attraverso specifici focus group composti anche da persone analfabete che hanno comunque compreso pienamente il contenuto del messaggio. Il pezzo è stato tradotto nelle due lingue principali, Dari e Pashtu. In un altro volantino si ricorda invece che le mine e gli ordigni esplosivi in generale rappresentano la maggiore minaccia sia per i militari che per la popolazione civile e, dunque, «gli insorti che ne fanno uso costituiscono la principale minaccia - questo il testo del messaggio rivolto alle popolazioni - per le vostre famiglie».

Redazione online
24 novembre 2010