
LONDRA - "Sono l'unica a dire la verità, per questo sono diventata come Giovanna d'Arco". Non ha timori di esagerare Patrizia D'Addario con il reporter del Daily Telegraph: "Avrei potuto ricattare Berlusconi, ma non l'ho fatto", dice la escort barese, insistendo che "lui era una persona gradevole. E quella notte non abbiamo dormito per niente". La signora riferisce che il suo libro sulla vicenda, intitolato "La mia vita", è ormai quasi pronto. Ma la novità più gradita è la riconciliazione con sua figlia lo scorso fine settimana: "Mi ha detto: mamma, ti voglio bene, sono fiera di te", racconta la D'Addario commossa.
Anche il Times pubblica un'intervista con la escort: secondo il quotidiano di Rupert Murdoch, la signora sostiene di non essere stata l'unica a frequentare le residenze del premier. Scrive il Times, "ha descritto una cultura di sesso in cambio di favori che ha raggiunto i più alti livelli del governo, e in cui altre ospiti delle feste erano ricompensate con contratti tv e lavori in politica". "Tutte parlano di quant'era gentile Berlusconi", racconta la escort, "ma non dicono delle telefonate che mi facevano dopo, dicendo: bleah, era così schifoso, metteva le mani dappertutto, faceva vomitare". Secondo la D'Addario, il premier si vantava con lei di aver risolto lui i problemi fra Usa e Russia: "Diceva che grazie a lui c'era pace fra Putin e Bush. Lui può fare tutto, è un matador".
Il canadese Globe and Mail riprende il discorso del corpo dei politici e sottolinea che "non c'è doppio standard più crudele di quello che c'è in politica, dove le donne per avere successo devono essere mature e possibilmente asessuate (vedi Margaret Thatcher e Angela Merkel). Per una donna, essere attraente è persino uno svantaggio. Invece gli uomini ottengono un punteggio extra se sono sciupafemmine, soprattutto nell'Europa continentale.
In Europa il politico più ricco e di maggior successo è Silvio Berlusconi, un magnate dei media di 72 anni con un insaziabile appetito per 'le veline', le donne con gambe lunghe e grande seno che si vedono in tutti gli show della tv italiana. E' così vigoroso che il suo medico personale lo ha descritto come 'tecnicamente quasi immortale'. Numerosi scandali sessuali hanno solo leggermente intaccato la sua popolarità. Ma ciò che più lo ha ferito non sono le rivelazioni sulla sua vita sessuale, ma l'accusa che ha pagato".
Il Cavaliere trova un alleato nello spagnolo El Mundo, che giudica "immonda" la campagna di stampa. "Invidia e opportunismo spacciati per purintanesimo. Berlusconi non ha commesso alcun delitto nella sua vita privata, anche se l'infedeltà e la lussuria possono essere peccato per i benpensanti, gli ipocriti e i preti, ma non sono crimini". Secondo il giornale madrileno, "quello che fa Berlusconi, se lo fa, con le veline o con chiunque nella sua villa sarda è lo stesso che faceva Marco Antonio ad Alessandria, Tiberio a Capri, Nerone nella città che allora non era eterna, e tutti i cesari dove gli veniva la voglia".
L'editorialista conclude (con un errore sui luoghi del potere romano): "Meglio avere un peccatore pagano al Quirinale che un santone giudeo-cristiano alla Moncloa".
Sulla rivista argentina Interviù la copertina è una foto di Barbara Montereale a seno nudo e il titolo recita: "La nuova Berlusconi girl rivela tutto". E la ragazza insiste: dal premier ha avuto solo un bacio sulla fronte e una busta con 10 mila euro. L'ugandese Daily Monitor attacca Berlusconi, "non come primo ministro, ma come proprietario del Milan". Secondo il giornale africano, i rossoneri hanno sbagliato la campagna acquisti.
(11 agosto 2009)

Il quotidiano spagnolo El Mundo non si è reso conto che sono passati duemila e rotti anni da quel tempo!
RispondiElimina" L'accusa de El Mundo è chiarissima: negli anni in cui Berlusconi controllava Telecinco, le casse della televisione spagnola furono svuotate e i soldi dirottati in società off-shore riconducibili al gruppo Fininvest. Fax, lettere e documenti proverebbero queste operazioni.
RispondiEliminaLa rete televisiva Telecinco - scrive El Mundo - pagò miliardi per diritti sportivi e cinematografici a una rete di imprese con sede in paradisi fiscali e controllate dal gruppo Fininvest. Il quotidiano spagnolo sarebbe infatti entrato in possesso di documenti che proverebbero l'esistenza di società off-shore riconducibili a Berlusconi, cosa che "il magnate italiano aveva negato" sottolinea il giornale. Fu attraverso queste operazioni che vennero svuotate le casse della televisione spagnola, di cui Berlusconi era, tra l'altro, azionista.
Le carte ottenute da El Mundo confermerebbero che queste imprese appartenevano al gruppo Berlusconi e che Telecinco comperò da loro diritti su film ed eventi sportivi per un totale di 21 milioni di pesetas, oltre 244 miliardi di lire. Così, mentre l'emittente spagnola affondava in un mare di debiti (58 miliardi di pesetas fino al 1995), "i guadagni del gruppo Berlusconi aumentavano in modo spettacolare", scrive il quotidiano.
Una serie di fax alcuni dei quali inviati da Lugano, in Svizzera, con documenti relativi alle società olandesi e ungheresi che portano però l'intestazione "Fininvest Service Sa", sono nelle mani del quotidiano spagnolo."
(30 Aprile 2001 pubblicato da Repubblica)
Chi ha avuto , ha avuto, chi ha dato ha dato...
Chi sa quanto ha sganciato a El Mundo per un simile articolo.
L'antica Roma....quel po po di Marcantonio (come diceva Totò) e c'era pure Nerone il pazzo...e qua la storia si ripete, non ci avrà dato dei retrogradi con questo articolo El Mundo? Allora ha ragione!
Articolo raffazzonato, soldi spesi male, davvero inetto l'UTILIZZATORE FINALE!
RispondiElimina;-)