ROMA - Il G8 a casa sua. A metà strada tra la residenza di famiglia di Villa Belvedere a Macherio e l'alloggio-ufficio di Villa San Martino ad Arcore. A Lesmo, per l'esattezza, paesino da settemila anime nel cuore della Brianza, provincia di Milano (Monza da giugno), che in pochi conoscono ma presto familiare a tanti. Perché lì sorge quella villa Gernetto che proprio Silvio Berlusconi, pardon, la società Fininvest ha acquistato da Unicredit per 35 milioni di euro, l'anno scorso. Per farne cosa? L'Università del pensiero liberale, l'ateneo in cui il Cavaliere sogna di aprire a settembre per portarvi a insegnare da Bush ad Aznar, da Gorbaciov a Clinton. Come spot, un G8 non è male.
Ecco, Palazzo Chigi ha deciso - e fatto sapere attraverso il suo sito e quello ufficiale del summit - che si terrà lì, dal 25 al 28 giugno, il vertice della Scienza e della tecnologia, uno dei dieci in programma in Italia (quattro a Roma) collaterali al principale tra i premier alla Maddalena in luglio. Dunque, la riunione dei ministri dell'Università e della ricerca dei paesi più industrializzati si farà in uno degli immobili di lusso di Berlusconi. E un pezzo di G8 in una villa privata del capo di governo ospitante sarà un altro dei primati che il nostro potrà a quel punto vantare.
In Toscana non l'hanno presa per niente bene. Protestano gli amministratori di Lucca, unico avamposto Pdl nella rossa Toscana. Beffa doppia. Il 31 luglio dell'anno scorso nella città che è anche di Marcello Pera il sottosegretario all'Università Giuseppe Pizza aveva annunciato con "grandissimo orgoglio la scelta del ministro Gelmini di portare il prossimo G8 della Scienza in questa città". E invece? Invece la milanesissima ministra Mariastella Gelmini ha pensato bene che forse il vertice sarebbe stato meglio giocarselo in casa (metaforica, in questo senso). E sulla scelta sembra abbia influito anche il sindaco sindaca Letizia Moratti, intenzionata a fare dell'evento uno dei trampolini per la pur lontanissma Expo 2015. Poi, si sa, sulle location, come sempre, l'ultima parola è del premier. E allora addio Palazzo Ducale di Lucca.
"Siamo amareggiati, ci puntavamo. Tutti pronti, noi, la prefettura, la questura, la Provincia - racconta il sindaco di centrodestra, Mauro Favilla - Poi, poco tempo fa, un collaboratore della Gelmini ci ha fatto sapere che non se ne faceva più niente. Che c'era un problema di budget, ma noi ci eravamo impegnati anche a fare un sacrificio finanziario. La settimana scorsa la lettera di scuse del sottosegretario Pizza. Vanno a Lesmo, sembra che i fondi lì siano privati. Ho chiesto un incontro alla Gelmini, spero mi riceva a giorni".
Comunque sia, ormai è fatta. Si va tutti a villa "Il Gernetto" (ex Somaglia), in Brianza shire: dimora settecentesca, cento stanze già predisposte per i futuri studenti, aula magna, 35 aule informatizzate e un parco di 380 ettari. Ottimo per parlare di università, no? "No, guardi, io di questo G8 non ne so nulla - mette le mani avanti il sindaco leghista che guida la piccola Lesmo dal 2002, Marco Desiderati - Nessuno ci ha informati. Sappiamo che il vertice si tiene nella villa che Berlusconi ha acquistato e dove ci sono lavori in corso da tempo. Il presidente quasi ogni fine settimana è lì per seguirli, ci tiene moltissimo. Io? L'ho visto due volte in sette anni, ma lui ha cose più importanti da fare. Sì, saremo un po' blindati a giugno ma, tra Arcore e Macherio, qui è sempre un volteggiare di elicotteri e una corsa di sirene". Il cantiere è quasi finito. E tutto pagato di tasca sua dal Cav. Qualcuno ha qualcosa da ridire?
(11 marzo 2009)
Ecco, Palazzo Chigi ha deciso - e fatto sapere attraverso il suo sito e quello ufficiale del summit - che si terrà lì, dal 25 al 28 giugno, il vertice della Scienza e della tecnologia, uno dei dieci in programma in Italia (quattro a Roma) collaterali al principale tra i premier alla Maddalena in luglio. Dunque, la riunione dei ministri dell'Università e della ricerca dei paesi più industrializzati si farà in uno degli immobili di lusso di Berlusconi. E un pezzo di G8 in una villa privata del capo di governo ospitante sarà un altro dei primati che il nostro potrà a quel punto vantare.
In Toscana non l'hanno presa per niente bene. Protestano gli amministratori di Lucca, unico avamposto Pdl nella rossa Toscana. Beffa doppia. Il 31 luglio dell'anno scorso nella città che è anche di Marcello Pera il sottosegretario all'Università Giuseppe Pizza aveva annunciato con "grandissimo orgoglio la scelta del ministro Gelmini di portare il prossimo G8 della Scienza in questa città". E invece? Invece la milanesissima ministra Mariastella Gelmini ha pensato bene che forse il vertice sarebbe stato meglio giocarselo in casa (metaforica, in questo senso). E sulla scelta sembra abbia influito anche il sindaco sindaca Letizia Moratti, intenzionata a fare dell'evento uno dei trampolini per la pur lontanissma Expo 2015. Poi, si sa, sulle location, come sempre, l'ultima parola è del premier. E allora addio Palazzo Ducale di Lucca.
"Siamo amareggiati, ci puntavamo. Tutti pronti, noi, la prefettura, la questura, la Provincia - racconta il sindaco di centrodestra, Mauro Favilla - Poi, poco tempo fa, un collaboratore della Gelmini ci ha fatto sapere che non se ne faceva più niente. Che c'era un problema di budget, ma noi ci eravamo impegnati anche a fare un sacrificio finanziario. La settimana scorsa la lettera di scuse del sottosegretario Pizza. Vanno a Lesmo, sembra che i fondi lì siano privati. Ho chiesto un incontro alla Gelmini, spero mi riceva a giorni".
Comunque sia, ormai è fatta. Si va tutti a villa "Il Gernetto" (ex Somaglia), in Brianza shire: dimora settecentesca, cento stanze già predisposte per i futuri studenti, aula magna, 35 aule informatizzate e un parco di 380 ettari. Ottimo per parlare di università, no? "No, guardi, io di questo G8 non ne so nulla - mette le mani avanti il sindaco leghista che guida la piccola Lesmo dal 2002, Marco Desiderati - Nessuno ci ha informati. Sappiamo che il vertice si tiene nella villa che Berlusconi ha acquistato e dove ci sono lavori in corso da tempo. Il presidente quasi ogni fine settimana è lì per seguirli, ci tiene moltissimo. Io? L'ho visto due volte in sette anni, ma lui ha cose più importanti da fare. Sì, saremo un po' blindati a giugno ma, tra Arcore e Macherio, qui è sempre un volteggiare di elicotteri e una corsa di sirene". Il cantiere è quasi finito. E tutto pagato di tasca sua dal Cav. Qualcuno ha qualcosa da ridire?
(11 marzo 2009)
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