sabato 18 aprile 2009

Se Santoro batte "Amici"


18/4/2009
FABRIZIO RONDOLINO

Se l’Auditel servisse a valutare gli anchormen, Enrico Mentana sarebbe ancora al suo posto: dunque il trionfo di Michele Santoro, l’altra sera, non gli garantirà il posto nella nuova Rai che si va profilando nella residenza privata del presidente del Consiglio, a palazzo Grazioli. E tuttavia quel trionfo - 5,3 milioni di spettatori, 20,8% di share medio con punte del 35% - dovrebbe perlomeno suggerirci una riflessione ovvia: non siamo tutti uguali, non guardiamo tutti la stessa televisione. E dunque abbiamo bisogno di televisioni diverse fra loro.

Santoro ha vinto la serata, staccando di tre punti gli Amici di Maria De Filippi su Canale5: il che dimostra che la buona informazione può diventare un evento mediatico come e più di un reality di successo. Non è la polemica sui giornali (che nessuno legge) a far crescere Santoro: è la mancanza di concorrenza. Santoro è tra i pochissimi a essere «contro», punto. Gli amanti dell’ordine e delle buone maniere lo accusano per questo di faziosità, mentre è vero il contrario: non c’è informazione libera se non dalla somma di punti di vista diversi e contrastanti. Santoro irrita i governi (non solo questo: l’Ulivo vittorioso nel ‘96 lo cacciò dalla Rai) perché sceglie, ogni volta, un punto di vista contrario, e su questo costruisce un racconto televisivo di tanto maggior successo quanto più stagnante è il resto dell’universo mediatico. E per una volta persino Maria, la regina della televisione, deve fare un passo indietro.

2 commenti:

serenella ha detto...

Bellissimo questo aricolo! Non sopporto la Maria nazionale.

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

NEANCHE IO !