(Massimiliano E Salem)
vedo vecchiaie piene di tempo statico e marginale
dove i ricordi si calcolano e sterilizzano
dove i sentimenti non vogliono essere lesi
e i pensieri sono oramai freddi.
La loro solitudine è l'ultimo patto onesto con la vita
le loro primavere antiche sono irrecuperabili
i loro pianti quasi sempre inutili.
Le memorie non hanno vie di ritorno
e sono sempre più letti da fare e disfare e dormirci sopra.
dove i ricordi si calcolano e sterilizzano
dove i sentimenti non vogliono essere lesi
e i pensieri sono oramai freddi.
La loro solitudine è l'ultimo patto onesto con la vita
le loro primavere antiche sono irrecuperabili
i loro pianti quasi sempre inutili.
Le memorie non hanno vie di ritorno
e sono sempre più letti da fare e disfare e dormirci sopra.
Vecchi sono i punti di vista
vecchie le cose
vecchio il mondo risaccato dalla nostalgia.
vecchie le cose
vecchio il mondo risaccato dalla nostalgia.
Ciò che è nuovo si specchia in quello che è finito
e non c'è nulla di più finito
di quello che la morte riconduce
e non c'è nulla di più finito
di quello che la morte riconduce
a tutto ciò che c'era prima
e la vita non ha mai salvato nessuno.
Vedo saggezza che nessuno vuole ascoltare
vedo rughe scomode per gli altri
il ritorno bambino nei gesti e negli sguardi
puri ora come quando si affacciarono alla vita.
Vedo un percorso
il compasso che si ferma a chiudere il cerchio,
la forma perfetta, il senso dell'esistenza.
Vedo ricordi anestetizzati dal tempo
e solitudini accettate o fiocamente protestate.
Vedo tempi lenti in armoniche volute
che stonano nella velocità del mondo.
Vedo alberi secolari da rimirare
e alla loro ombra respirare ed imparare
alberi da proteggere e non da abbattere.
e la vita non ha mai salvato nessuno.
Vedo saggezza che nessuno vuole ascoltare
vedo rughe scomode per gli altri
il ritorno bambino nei gesti e negli sguardi
puri ora come quando si affacciarono alla vita.
Vedo un percorso
il compasso che si ferma a chiudere il cerchio,
la forma perfetta, il senso dell'esistenza.
Vedo ricordi anestetizzati dal tempo
e solitudini accettate o fiocamente protestate.
Vedo tempi lenti in armoniche volute
che stonano nella velocità del mondo.
Vedo alberi secolari da rimirare
e alla loro ombra respirare ed imparare
alberi da proteggere e non da abbattere.
3 commenti:
onorati :)
Sono io a ringraziare voi perchè mi avete dato l'occasione di arricchire la cartella della poesia. Lo farò sistematicamente, in modo non sistematico ma casuale, cioè basato sulle emozioni che il componimento ha la capacità di suscitare in me e, spero, nei blogger che mi leggono.
Sì, è vero, sono d'accordo con te, che hai capito che la mia scelta è stata influenzata anche dalla mia età.
Non che io sento inutile, anzi, sono un rompiscatole come prima se non di più, ma quella immagine a corredo e la parole della poesia mi facevano sentire serenità e pace con me stesso, cosa rara in un caratterino come il mio.
L'Autore sarà contento per i tuoi complimenti.
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