giovedì 11 marzo 2010

Elsa Morante. 1945


DAL FACEBOOK - GRUPPO RESISTENZA ANTIBERLUSCONIANA

Il capo del Governo si macchiò ripetutamente durante la sua carriera di delitti che, al cospetto di un popolo onesto, gli avrebbe meritato la condanna, la vergogna e la privazione di ogni autorità di governo. Perchè il popolo tollerò e addirittura applaudì questi crimini? Una parte per insensibilità morale, una parte per astuzia, una parte per interesse e tornaconto personale. La maggioranza si rendeva naturalmente conto delle sue attività criminali, ma preferiva dare il suo voto al forte piuttosto che al giusto.

Purtroppo il popolo italiano, se deve scegliere tra il dovere e il tornaconto, pur conoscendo quale sarebbe il suo dovere, sceglie sempre il tornaconto. Così un uomo mediocre, grossolano, di eloquenza volgare ma di facile effetto, è un perfetto esemplare dei suoi contemporanei. Presso un popolo onesto, sarebbe stato tutt'al più il leader di un partito di modesto seguito, un personaggio un po' ridicolo per le sue maniere, i suoi atteggiamenti, le sue manie di grandezza, offensivo per il buon senso della gente e causa del suo stile enfatico e impudico. In Italia è diventato il capo del governo. Ed è difficile trovare un più completo esempio italiano. Ammiratore della forza, venale, corruttibile e corrotto, cattolico senza credere in Dio, presuntuoso, vanitoso, fintamente bonario, buon padre di famiglia ma con numerose amanti, si serve di coloro che disprezza, si circonda di disonesti, di bugiardi, di inetti, di profittatori; mimo abile, e tale da fare effetto su un pubblico volgare, ma, come ogni mimo, senza un proprio carattere, si immagina sempre di essere il personaggio che vuole rappresentare."

Elsa Morante

La storia si ripete. Così che il passato e il presente hanno come un legame che li tiene uniti, perché nel presente rivivono, spesso tristemente, esperienze e dolori, vicende e personaggi. Può quindi capitare che sfogliando un vecchio libro ci si imbatta in un passaggio così pregno di insegnamento per l'epoca contemporanea, può capitare che nel leggerlo ti sembri impossibile che esso si riferisca ad un'età passata, tanto è specchio fedele dell'oggi. Nel nostro presente in cui il berlusconismo ha macchiato le coscienze di un intero popolo, è ancora attuale quanto scriveva Elsa Morante. Con le dovute differenziazioni che si devono alla verità dei fatti odierni, questo scritto che ho deciso di pubblicare sembra una fotografia della condizione del nostro Paese. Come se tra il 1945 e il 2010 non si fosse 'macinata' la Storia che pure il mondo ha prodotto, come se la lezione non fosse stata compresa fino in fondo. Ho deciso di pubblicarlo, però, non con lo spirito di una rassegnazione da Gattopardo, che pure esso potrebbe generare attivando la sensazione che tutto cambi per non cambiare, bensì con la coscienza che si possa e si debba lottare per evitare il ripetersi negativo del passato, che il presente e soprattutto il futuro lo possiamo ancora scrivere. Insomma, la partita dell'alternativa per un Paese migliore è aperta e si può vincere.

3 commenti:

Francy274 ha detto...

Questa lettera l'ho pubblicata anch'io su "la sinistra che vogliamo", non è lo scritto originale di Elsa Morante ma un estratto del significato di quanto la scrittrice ha raccontato su Benito Mussuolini.
Lo scritto appartiene a Stefano Nespor tratto dai suoi "Racconti infedeli".
Ho pubblicato anche lo scritto originale della Morante, Ti allego il link se vuoi darci un'occhiata :

http://ilpdchevogliamo.blogspot.com/search/label/Elsa%20Morante

Il significato che Nespor ha tratto dall'originale non cambia rispetto al pensiero della scrittrice.

Mela Rossa ha detto...

l'ho già letto in effetti pure io in rete...c'è anche sul blog di Anna Colasacco "Miss Kappa".
(non so se lo conoscete già...vi metto il link:
http://miskappa.blogspot.com/ )

Fa rabbrividire leggere queste parole, riferite a fatti già accaduti, paurosi, e che assomigliano moltissimo alla realtà odierna.

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

A me è arrivata tramite un'amica di mia figlia.
Per me basta così, ho tante 'cose' da fare!