lunedì 5 aprile 2010

Bertolaso ritorna Il dramma casa è ancora lì


DOMANI SHOW DEL CAPO DELLA PROTEZIONE CIVILE INDAGATO PER CORRUZIONE: “TUTTI SISTEMATI” COME NO: IN 33 MILA ASPETTANO ANCORA

di Paola Zanca

“Siamo certi che tutte le autorità politiche nazionali abbiano la sensibilità per comprendere che le iniziative in programma saranno un momento intimo di raccoglimento e ricongiungimento della nostra comunità dispersa. La vostra presenza da molti verrebbe considerata inopportuna. Invitiamo altresì tutti i cittadini della penisola che quella notte non ridevano, a cominciare dai Vigili del Fuoco e dai volontari della Protezione Civile, a partecipare alle iniziative previste”. A occhio e croce, pare che Guido Bertolaso, alle celebrazione un anno dopo il terremoto de L’Aquila non sia il benvenuto. Almeno per i cittadini del coordinamento ‘3e32’.

Non mettono le mani avanti per caso. Sanno già che lunedì andrà in onda uno show. Quello che hanno già vissuto nei giorni del G8, l’estate scorsa, lo stesso messo in scena sulle casette di Onna, identico a quello che ha fatto vincere al Pdl le elezioni della provincia.

Domani, gli aquilani di città – che al contrario, con il 57% dei voti, hanno detto no a Silvio Berlusconi – quello spot saranno costretti a rivederlo. Politici e telecamere torneranno ad affollare le strade lasciate piene di macerie per dodici mesi. Ci sarà anche Guido Bertolaso, il capo della Protezione Civile indagato per corruzione, a raccontare la favola de L’Aquila risorta. Un posto, dice, dove “la risposta dello Stato è stata senza precedenti” perchè “abbiamo dimostrato una grande capacità di far funzionare tutto il sistema”.

Quel sistema, gli inquirenti preferiscono chiamarlo “gelatina”: un giro d’affari da milioni di euro, gestito tutto in deroga alle normative sugli appalti che, in nome dell’emergenza, ha favorito una “cricca” di imprenditori amici. Sono loro che la mattina dopo il terremoto, pensando alla pioggia di soldi che stava per investirli, confessavano al telefono: “Io ridevo stamattina alle tre e mezzo dentro al letto”.

Bertolaso domani sera sarà lì, con la solita felpa addosso, a dire ai cittadini che è stato bello, ma ora “L'Aquila deve essere ricostruita dagli aquilani”. A dire il vero loro lo sapevano già: da più di un mese, ogni domenica, prendono le carriole e tolgono le macerie abbandonate nel centro storico della città. Si rimboccano le maniche perché sanno che in un anno si è fatto poco e niente.

Dei 70mila abitanti colpiti dal terremoto, sono ancora più di 50mila ad aver bisogno di assistenza secondo i dati forniti dalla “Struttura gestione d’emergenza”. Più della metà di loro (27mila) usufruisce del “contributo di autonoma sistemazione”: non hanno casa e dovrebbero ricevere un sussidio per potersi permettere l’affitto di un’altra abitazione. C’è chi i soldi – 200 euro a testa – l’ultima volta li ha visti a gennaio. Quasi 2mila persone pagano un affitto concordato con il Comune. Altri ottocento dormono ancora nelle caserme, mentre in 3 mila alloggiano negli alberghi fuori L’Aquila. In pratica sono solo 16mila le persone che hanno avuto casa. Ma domani Bertolaso non verrà qui a parlare di queste cose. Ancora ieri ripeteva soddisfatto di aver “dato una sistemazione confortevole praticamente a tutti”. E a L’Aquila si chiedono se davvero avrà il coraggio di farsi vedere al consiglio comunale straordinario che si terrà in piazza Duomo. Previsto l’arrivo anche del sottosegretario Gianni Letta, mentre se Berlusconi ci sarà, si scoprirà solo all’ultimo momento. Già confermata, invece, la presenza della vicepresidente della Camera Rosy Bindi, di Vasco Errani in qualità di presidente della Conferenza dei presidenti delle Regioni, di Sergio Chiamparino come presidente dell'Anci. E poi Gianni Alemanno e Renata Polverini, anche se nessuno ha capito a quale titolo. Certa anche la presenza di Bruno Vespa: a lui, il primo ad entrare nella zona rossa subito dopo il terremoto, la tv italiana ha affidato il racconto della città “risorta”. Nessuno scontro con Mediaset, che ha deciso: niente puntata speciale di Matrix. Alessio Vinci sarà sugli schermi il giorno dopo, ma con un’intervista esclusiva ad Alberto Stasi. Come sempre invece, ci saranno Rainews24 e Sky: entrambe seguiranno le fiaccolate che attraverseranno la città fino alle 3 e 32, quando i rintocchi delle campane accompagneranno la lettura dei nomi delle 308 vittime di un anno fa.

1 commento:

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

CON QUALCHE DEBITA ECCEZIONE, LA FIERA DELLE FACCE DI BRONZO.