Michele Santoro lascia la Rai. O almeno, dopo tante battaglie questa volta abbandona il suo ruolo di dipendente, lascia vuoto lo studio di Annozero alla fine della stagione, per rientrare nel ruolo di collaboratore esterno ed abbracciare un suo vecchio pallino, quello delle docu-fiction. E' probabile che vedremo la sua firma e il suo volto ricomparire su Raitre.
La decisione arriva al temine della seduta del Consiglio di amministrazione di Viale Mazzini che nel pomeriggio ha approvato su proposta del direttore generale Mauro Masi un accordo quadro per ''la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro dipendente'' con il giornalista. L'accordo consensuale, secondo quanto spiega Viale Mazzini, ''deve essere implementato attraverso contratti applicativi che saranno messi a punto nei prossimi giorni, prevede la realizzazione di nuovi progetti editoriali che verranno realizzati da Michele Santoro nei prossimi due anni''.
Qui finisce la formalita' di un accordo che, secondo le prime indiscrezioni, sarebbe di svariati milioni di euro in quanto oltre alla dovuta risoluzione consensuale che prevede per legge il pagamento di tre annualita', il contratto dovrebbe essere triennale per la realizzazione di alcune miniserie a prezzi di mercato. Quindi la Rai ''continuera' ad avvalersi della collaborazione di Santoro che, in questo modo, avra' la possibilita' di sperimentare nuovi generi televisivi attraverso un ulteriore sviluppo del proprio percorso professionale''.
In Cda sono sette i voti a favori e due le astensioni, di Angelo Maria Petroni e Rodolfo De Laurentiis. De Laurentiis, a quanto si apprende, avrebbe espresso in consiglio le sue perplessita' sui contenuti e l'urgenza di un'intesa di questo tipo e in questo momento con Santoro. Tra le poche reazioni politiche, quella dell'Udc Roberto Rao, secondo il quale ''i telespettatori e tutti gli italiani hanno diritto di sapere subito, senza aspettare altro tempo, con la massima trasparenza e fin nei dettagli, le modalita' e i termini economici che hanno portato alla clamorosa decisione della risoluzione consensuale del contratto di lavoro di Santoro con la Rai''.
Finche' l'accordo non sara' firmato comunque Michele Santoro non ne spieghera' le ragioni. Lo fara' solo dopo, quando probabilmente convochera' una conferenza stampa per chiarire le motivazioni alla base della decisione. In realta' il giornalista ci pensava da tempo: non solo a lasciare la Rai come dipendente ma soprattutto a individuare nuovi spazi e nuovi progetti, a cercare di non recitare sempre la stessa 'parte in commedia' con il fiume di polemiche che sempre lo seguivano quanto il successo negli ascolti.
I suoi programmi non hanno mai superato le quattro edizioni e dunque per lui era maturo il tempo di cambiare e di riprendere l'idea delle docu-fiction, sulla scorta di 'Corri bisonte corri' andato in onda lo scorso anno. Lo studio vuoto, lui che introduce il tema e poi la messa in onda. Probabilmente lo vedremo su Raitre, vista la disponibilita' offerta da Antonio Di Bella ed esplicitata gia' quando il giornalista venne ospitato da Serena Dandini a Parla con me durante la preparazione di Rai per una Notte. ''Questa e' stata la tua casa ed è pronta a esserlo nuovamente'', disse allora il direttore di Rete. Comunque se ne parla per la prossima stagione perche' il giornalista portera' a termine questa serie di Annozero su Raidue.
''Sono profondamente dispiaciuta perche' Santoro quest'anno aveva fatto il talk piu' forte della Rai''. Cosi' Lucia Annunziata commenta l'accordo tra Michele Santoro e la Rai per la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro dipendente. ''Sono addolorata non solo come giornalista, ma soprattutto come conduttrice della Rai - aggiunge Annunziata - Sono sicura che l'azienda ci perdera' con questo accordo. Sapevo che Santoro era stanco di questa guerra continua. Nell'ultimo periodo stava assumendo un ruolo diverso, di mediatore, stava sperimentando cose nuove. Sono molto dispiaciuta anche per questo''.
''Si conferma che per Michele essere perseguitato si e' rivelato un ottimo investimento''. Cosi' Bruno Vespa commenta l'accordo consensuale tra Michele Santoro e la Rai. ''Sono molto contento che lui resti da noi, perche' e' un giornalista che conosce molto bene la televisione - aggiunge il conduttore di 'Porta a porta' - Ero convinto e l'avevo detto da tempo che sarebbe stata trovata una soluzione con le docufiction. Per me e' quindi tutto scontato e si conferma che per Michele essere perseguitato si e' rivelato un ottimo investimento''.
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