martedì 3 agosto 2010

I legali della Tulliani: «Da Il Giornale affermazioni false e diffamatorie»


Con una lettera dei suoi legali alla direzione del quotidiano diretto da Vittorio Feltri, Elisabetta Tulliani, compagna del Presidente della Camera Gianfranco Fini, definisce «false, inesistenti e diffamatorie» le notizie riportate in questi giorni dal quotidiano Il Giornale in articoli del vicedirettore Alessandro Sallusti, secondo cui l’imprenditore Luciano Gaucci la avrebbe denunciata per appropriazione indebita, al termine della loro relazione. Motivo per cui i legali della signora Tulliani chiedono al Giornale di pubblicare integralmente il testo della smentita. «Trattandosi di affermazioni non veritiere e lesive della reputazione della signora Tulliani - sottolineano gli avvocati Guglielmo e Adriano Izzo - si chiede di pubblicare la seguente rettifica, dandole il medesimo risalto grafico e collocazione nell’ambito del prossimo numero del quotidiano Il Giornale secondo quanto previsto dalla legge».

I BENI - «Non risponde assolutamente a verità - si legge nella rettifica dei legali di Elisabetta Tulliani - l'affermazione secondo la quale la Signora Tulliani sarebbe stata denunciata dall'imprenditore Luciano Gaucci per appropriazione indebita. Altrettanto falsa e diffamatoria è l'affermazione secondo la quale il Gaucci, poco prima di fallire e di partire per Santo Domingo, avrebbe intestato una ingente quantità di beni immobili e mobili (case, appartamenti, quadri di valore e auto di lusso) alla Signora Tulliani e ai suoi familiari». «In primo luogo - prosegue la richiesta di rettifica - tra la Signora Tulliani ed il Sig. Gaucci è pendente soltanto una controversia civile dinanzi al Tribunale Ordinario di Roma per l`accertamento della titolarità di un complesso di beni immobili e mobili. Nessuna denuncia per appropriazione indebita è stata proposta dal Sig. Gaucci nei confronti della Sig.ra Tulliani. La nostra assistita intende fare definitivamente chiarezza sull'argomento e, al riguardo, ribadisce quanto già ampiamente affermato e provato nell'ambito del giudizio civile pendente nei confronti del Sig. Gaucci. I beni mobili e immobili indicati dal Signor Gaucci nell'atto di citazione sono stati acquistati con denaro proprio della Signora Tulliani e della sua famiglia».

LA VINCITA - «In particolare - affermano i legali della Tulliani - l'acquisto dei suddetti beni è avvenuto con i ricavi di una vincita all'Enalotto e con gli ulteriori risparmi dei genitori della Signora Tulliani. Di tale circostanza la nostra assistita ha fornito ampia prova documentale, dimostrando, in particolare, che la vincita all'Enalotto era di sua esclusiva pertinenza e che, addirittura, dopo l'incasso della somma, una parte cospicua di essa, esattamente Lire 1.100.000.000 (unmiliardoecentomilioni), è stata messa a disposizione del Sig. Gaucci con l'espresso incarico di provvedere a gestirla in proficui investimenti nell'interesse della medesima. Tale somma non è mai stata restituita dal Sig. Gaucci, con la conseguenza che la Signora Tulliani si è trovata costretta a svolgere apposita domanda di restituzione nel giudizio civile in corso».

GAUCCI - Ma l'atto di citazione di Luciano Gaucci contro Elisabetta Tulliani, pubblicato da Il Giornale, «non è mai stato reso pubblico da noi o consegnato a persone estranee». Almeno così precisano in una nota gli avvocati di Gaucci, Francesca e Vincenzo Montone, che condannano «questi metodi selvaggi nella lotta politica» e lamentano «un danno al nostro cliente al quale riserviamo ogni valutazione e determinazione». Secondo i legali di Gaucci, in passato legato sentimentalmente alla Tulliani, la pubblicazione dell'atto è stata fatta «per fini facilmente ravvisabili nelle vicende politiche di questi giorni che riguardano» l'attuale compagno della Tulliani, il presidente della Camera Gianfranco Fini. I due avvocati ritengono «che sia stato prodotto un grave danno, non solo noi, che nella pubblicazione passiamo per volgari «delatori» laddove siamo completamente ignari ed estranei, quanto anche un danno al nostro cliente».

Redazione online
03 agosto 2010

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