giovedì 21 ottobre 2010

Coalizione a delinquere



L’Italia dei Valori ha presentato una mozione di sfiducia al ministro della Semplificazione legislativa, Roberto Calderoli, che ha mentito in Parlamento e davanti al Paese sul lodo 'salva Lega', ossia sulla norma che cancella il reato di associazione militare per scopi politici che, entrata in vigore lo scorso 8 ottobre, ha determinato l'estinzione del processo a carico di 36 leghisti.
Questo dimostra che non è vero che le leggi ad personam vengono fatte e servono soltanto al presidente del Consiglio, sono fatte e servono anche alla Lega.
C'è una vera 'coalizione a delinquere' che ha inventato un nuovo sistema per agire: la via legislativa.
Veniamo ai fatti: il ministro Calderoli ha risposto a un’interrogazione immediata del nostro Capogruppo alla Camera, Massimo Donadi, con una menzogna.
Calderoli ha avuto un comportamento politicamente truffaldino, ingannando, forse, anche il ministro della Difesa per il quale l'abrogazione del reato di associazione militare per fini politici era un errore materiale da correggere in Gazzetta Ufficiale.
La Russa dovrà spiegare perché non c’è stata la rettifica: o si è fatto 'infinocchiare' o ha ceduto a un ricatto politico. Perché oggi il centrodestra si basa sul patto del do ut des: tu mi abroghi la legge, io ti do il lodo.
Calderoli ha mentito sapendo di mentire. Ha nascosto agli italiani che a Verona era in corso un processo a carico di vari esponenti leghisti.
Durante il question time alla Camera aveva spiegato che l'elenco delle norme da abrogare era stato elaborato da una commissione di esperti nominata dal governo Prodi, ma la realtà è un’altra e l’abbiamo appresa questa mattina.
Infatti, oggi, abbiamo ricevuto la lettera del Consigliere di Stato Vito Poli. Questi, in seguito al question time alla Camera, ha inviato una lettera all’IdV e allo stesso Ministro nella quale ha precisato che nessun membro della commissione da lui presieduta aveva proposto l'abolizione di quel reato. Inoltre, il Consigliere di Stato Vito Poli ha affermato che La Russa chiese all'ufficio legislativo del ministero della Difesa, d'intesa con la presidenza del Consiglio, di provvedere alla cancellazione della norma abrogativa del reato. Ma per "esplicito diniego opposto dall'ufficio del ministro per la Semplificazione normativa", la rettifica non ebbe luogo. Insomma, Calderoli ha ricattato La Russa e Berlusconi. Hanno scambiato il 'lodo Alfano' per il 'lodo leghista'.
Dopo questa porcata ministeriale, abbiamo un elemento in più per dire che l'Italia è governata da una coalizione a delinquere.
Calderoli vada a casa!

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