L'ex presidente della Cassazione è stato iscritto nel registro degli indagati dalla procura di Roma
Vincenzo Carbone, ex primo presidente della Corte di Cassazione, è indagato per corruzione a Roma nell’ambito dell’inchiesta sulla presunta nuova loggia P3. É quanto riportano in prima pagina da Il Messaggero e il Mattino. Carbone, che sarà interrogato la prossima settimana, si aggiunge agli altri tre indagati: Flavio Carboni, Arcangelo Martino e Pasquale Lombardi.
Il quotidiano romano ha scritto che proprio l’ex giudice tributario Lombardi (secondo il capo d’imputazione, da luglio in pensione), ha strappato a Carbone la promessa di un intervento favorevole in almeno due procedimenti pendenti davanti alla Suprema Corte. In cambio otteneva la garanzia sull’affidamento di prestigiosi incarichi una volta andato in pensione.
Carbone, secondo i magistrati che l’hanno iscritto nel registro degli indagati, “accettava da Lombardi la promessa di futuri incarichi da ricoprire al tempo del suo collocamento a riposo, previsto a luglio 2010. Incarichi che egli stesso sollecitava in vista dei quali Lombardi si adoperava presso terzi e cioè al fine di favorire una parte in un processo civile, attraverso il rinvio della causa Mondadori contro Agenzia delle Entrate, e in un processo penale, mediante la sollecita fissazione del ricorso di Nicola Cosentino”. Secondo quanto riportato dai due quotidiani, questa mattina gli avvocati dell’alto magistrato concorderanno la data dell’interrogatorio.
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