giovedì 25 novembre 2010

Caos rifiuti, Giorgio Napolitano boccia il decreto


Il Quirinale chiede all'esecutivo di chiarire alcuni punti prima di firmare il testo approvato dal governo. Fra questi le funzioni e i poteri dei governatori nella realizzazione dei termovalorizzatori

Il Quirinale «boccia» il decreto legge del governo in materia di raccolta di rifiuti in Campania. Una ”situazione di elevata criticità” impone di definire “con urgenza misure” per assicurare “lo smaltimento dei rifiuti urbani senza soluzione di continuità”. Questa la premessa che si legge nel testo del decreto legge sui rifiuti in Campania inviato al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Il decreto è composto da quattro articoli per un totale di tredici commi. Mancanza di alternative idonee alla cancellazione delle discariche inserite nella legge 123 e l’impossibilità di assegnare le funzioni e i poteri di sottosegretario ai commissari che dovranno occuparsi della realizzazione dei termovalorizzatori. Sarebbero questi, secondo quanto si apprende da fonti governative, alcuni dei rilievi mossi dal Quirinale sul decreto rifiuti approvato dal governo. Il Colle, nei chiarimenti richiesti, avrebbe anche sottolineato che il provvedimento andrebbe a danneggiare la provincia di Napoli consentendo ai Comuni di continuare a gestire il ciclo di raccolta e trasporto dei rifiuti.

Sarebbero dunque diversi i chiarimenti chiesti dal Quirinale al decreto del governo, un provvedimento arrivato al Colle sei giorni dopo l’approvazione del Consiglio dei ministri. In particolare gli uffici legali di Napolitano avrebbero sottolineato che si sarebbe proceduto alla cancellazione di tre delle discariche previste dalla legge 123 (cava Vitiello a Terzigno, Valle della Masseria a Serre e Andretta) senza individuare alternative idonee dove trasferire i rifiuti. Inoltre il provvedimento non conterrebbe misure adeguate per ottenere effetti positivi immediati sulla situazione, come invece richiederebbe la “necessità e l’urgenza” alla base del decreto.

Un altro chiarimento chiesto dal Colle, sempre secondo quanto si apprende da fonti governative, sarebbe relativo all’articolo che proroga fino al 31 dicembre 2011 la possibilità per i comuni di gestire le attività di raccolta, spazzamento e trasporto dei rifiuti. Un articolo che, così come è stato scritto, andrebbe a penalizzare la provincia di Napoli, cui per legge dalla fine di quest’anno spetterebbe la competenza.

Altri dubbi il Quirinale li avrebbe sollevati in merito all’attribuzione delle funzioni di sottosegretario ai commissari che dovranno realizzare i termovalorizzatori. Funzioni che consentono di agire in deroga alle normali procedure e che eventualmente potrebbero essere assegnate dopo la dichiarazione dello stato di emergenza.

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