Anticipata ieri alle agenzie di stampa per la parte che riguarda la conferma delle dimissioni da ministro, parlamentare e membro del Pdl, l'intervista di Mara Carfagna al Mattino di Napoli contiene un'altra velenosa coda polemica, che riaccende lo scontro fra il ministro e la deputata Pdl Alessandra Mussolini.
La deputata si era scontrata in aula a Montecitorio con
Furibonda la replica della Mussolini: «E' gravissimo - dice - che il ministro Carfagna rivolga a mezzo stampa gratuiti e volgari insulti ad una donna parlamentare. Per questo inqualificabile comportamento, in palese contrasto con le finalità che il Ministero delle Pari Opportunità persegue, dovrebbe immediatamente rassegnare le dimissioni. Le sue parole e il suo agire sono la conferma che non è in grado di ricoprire una così alta carica governativa». «Chiederò al presidente della Camera Gianfranco Fini - dice ancora Mussolini - di adottare ogni iniziativa a tutela della onorabilità e della dignità dei deputati che Lui rappresenta. Inoltre, dato che
La guerra rosa in casa Pdl non sembra placarsi. «
Brunetta derubrica la vicenda a «all'interno delle normali, anche se preoccupanti, dialettiche all'interno di un governo». «Ancor di più poi - aggiunge il ministro - se legate a questioni locali ancorché di grande rilevanza come la questione dei rifiuti in Campania». Un invito alla Carfagna arriva invece dal sottosegretario alla Presidenza Gianfranco Miccichè, leader di Forza del Sud: «A Mara offro di essere la numero uno di Forza del Sud in Campania e non solo in quella Regione». «Questa polemica rispecchia esattamente la situazione del Pdl in tutto il territorio nazionale - aggiunge Miccichè - Lo stesso disagio del ministro l'ho vissuto io al mio tempo e lo vivono in tanti. Quello che non funziona non è
domenica 21 novembre 2010
Carfagna, lo strappo agita il Pdl Nuovo scontro con la Mussolini
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