GIUSEPPE BOTTERO
«Siamo smarriti». Enrico Oliari è il presidente di GayLib, l’associazione degli omossessuali del centro-destra. La battuta di Berlusconi sui gay, dice, è la goccia che fa traboccare il vaso. E’ stato consigliere Pdl a Merano, ha appoggiato le iniziative del Cavaliere, «adesso basta- spiega- passo con Fini. Sono stanco».
La vostra è la più rappresentativa associazione di omosessuali di centro-destra. Cosa avete pensato quando avete sentito la battuta di Berlusconi?
«Siamo stufi, smarriti. Le parole del premier offendono la più grande minoranza del nostro paese, è una delusione».
Perché il Cavaliere periodicamente tira in ballo gli omosessuali?
«Perché è legato ad una cultura machista, superata. Nelle sue parole non c’è nessun messaggio politico, magari ci fossero dei messaggi politici in quello che dice Berlusconi ultimamente. Mai e poi
Eppure GayLib ha sempre seguito il Pdl…
«Anche a destra c’è spazio per i gay. Aznar ha aperto ai matrimoni gay ancora prima che arrivasse Zapatero, Sarkozy sta facendo lo stesso. Da noi no, c’è sempre l’idea che l’italiano debba essere un donnaiolo».
E adesso?
«Restiamo nel centro-destra, per fortuna ci sono nuove realtà politiche. Personalmente aderirò al Fli di Fini, Della Vedova, Bocchino, Raisi e Moroni, dove sono sicuro troverò terreno fertile per portare avanti, da uomo di centrodestra, le battaglie di giustizia e di libertà in cui credo».
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