Luca Massari, non ce l’ha fatta. Il tassista 45enne massacrato di botte un mese fa in largo Caccia Dominioni, a Milano, per avere involontariamente investito e ucciso un cane, è deceduto questa mattina nel reparto di Neurochirugia dell’ospedale Fatebenefratelli di Milano. «È successo alle undici e mezza. Stavamo salendo e il medico ha allargato le braccia». Il padre di Luca Massari riesce solo a dire questo prima di scoppiare in lacrime.
Fino ad oggi, i tre responsabili del brutale pestaggio, avvenuto il 10 ottobre scorso in un quartiere "difficile", alla periferia sud del capoluogo lombardo, erano accusati di tentato omicidio. L'accusa nei confronti dei tre arrestati si è ora trasformata in omicidio volontario aggravato dalla crudeltà e dai futili motivi. I tre, tuttora in carcere, sono Morris Micheal Ciavarella, la sua fidanzata Stefania Citterio e il fratello Pietro Citterio, componenti di quello che gli inquirenti hanno definito un vero e proprio clan familiare, che nel corso delle indagini ha anche voluto condizionare le testimonianze dei presenti all’aggressione.
Per testimonianze false o reticenti alcune persone sono state anche iscritte nel registro degli indagati. Stando alle indagini, sarebbe stata la donna, Stefania Citterio, la prima a picchiare il tassista, dopo aver inveito a lungo contro di lui perché aveva investito con la sua auto il cane di una sua amica. Poi sono intervenuti il fratello e il fidanzato Ciavarella. Piero Citterio ha ammesso in un interrogatorio di aver pestato con violenza il taxista, mentre Ciavarella avrebbe sferrato alla fine una ginocchiata contro la faccia di Massari, che è caduto a terra e ha battuto la nuca contro il marciapiede.
La famiglia della vittima del brutale pestaggio ha autorizzato l'espianto degli organi.
giovedì 11 novembre 2010
Morto il tassista picchiato un mese fa
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1 commento:
DI FRONTE AD UNA VIOLENZA COSI' BESTIALE CI SENTE IMPOTENTI E DISARMATI. ADESSO SONO IN CARCERE E 30ANNI DI RECLUSIONE NON GLIELI LEVA NESSUNO. FORSE COL TEMPO CAPIRANNO LA FEROCIA FUTILE DEL LORO GESTO, FORSE NO, MA BASTA LORO COMPORTARSI BENE PER AVERE UN ABBUONO DI PENA DETENTIVA (SI CHIAMA LIBERAZIONE CONDIZIONA), PER CUI OGNI ANNO SCALANO TRE MESI DI CARCERE.
HO FATTO IL DIRETTORE DI CARCERI PER 40ANNI MA NEANCHE DURANTE IL DECENNIO DEGLI ANNI DI PIOMBO RICORDO EPISODI COSI' BRUTALI.
FOSSI IO IL DIRETTORE NON MI FAREI FREGARE, I TRE MESI DI ABBUONO SE LI POTREBBERO SCORDARE.
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