di Marco Travaglio
Sospeso per ferie il campionato di calcio, è in pieno svolgimento quello di lingua, essendo l’attività leccatoria lo sport più praticato in Italia, 24 ore su 24, 365 giorni all’anno.
In pole position, grazie ai continui allenamenti e alla predisposizione naturale, la categoria giornalisti, specializzata nello slinguazzamento del padrone, preferibilmente proprio, ma anche altrui. Purché padrone di qualcuno o qualcosa. Chi pensasse che Marchionne, padrone della Fiat, attiri soltanto le bave dei cronisti de
“Sindacati venduti”, titola Libero (una testata, un ossimoro): ce l’avrà coi sindacati gialli che firmano qualunque pezzo di carta gli passi il divo Sergio, compresi gli scontrini della maglieria? No, ce l’ha con
Ma non è finita. Centro pagina: “I giudici comandano anche al Tg1. Imposta per sentenza la mezzobusto Ferrario”. Leccata a Minzolingua (cioè al cubo). Richiamo in basso a destra: “Il genio di Moratti” (quel gran genio che spende 30 mila euro al giorno per un allenatore, poi lo caccia dopo sei mesi). Richiamo in basso a sinistra: “Piersilvio, un dvd con i suoi discorsi. Il regalo per farsi sentire da papà”. E qui, cari lettori, allontanate i minori perché si entra nell’hard core. La cronista di Libero, estasiata dal giovanotto dai “modi gentili” e dal “sicuro attaccamento alla famiglia” (infatti ne ha già tre o quattro), “un tipo semplice”, “pranza con mamma e papà”, “ascolta la musica rock con la figlia”, “va in palestra, cura il suo corpo come Silvio, si allena in superserie”, “legge libri di filosofia”, ”quando attraversa la strada con mamma o papà ha ancora l’impulso a tener loro la mano”, ha “vissuto ‘anni molto duri’”, insomma “un combattente”. E ora che ti fa, il combattente? “A Natale ha infiocchettato un regalo speciale per il suo papà: un dvd di 2 ore con un sunto dei suoi più splendidi e meglio riusciti discorsi in pubblico. E – attenzione - con ‘suoi’ intendiamo di Piersilvio”. Non solo “Dudi” tiene discorsi in pubblico, notizia già inquietante; ma, quel che è peggio, li ha regalati al Papi. Forse, auspica la pierlingua, “spera di convincere papà che ce la può fare” a “scendere i campo” anche lui. In fondo è “in odore di successione già da tempo”: ha pure un processo col Papi per frode fiscale. Insomma, è pronto. Ora il povero Silvio “guarderà il dvd, orgoglioso come un padre, per il resto si vedrà”. Mettetevi nei panni di quel pover’ometto: già costretto per dovere d’ufficio a sorbirsi i sermoni di Cicchitto, Gasparri, Capezzone, Bonaiuti, Schifani, ad accasciarsi esanime sulla sedia del Quirinale durante i moniti di Napolitano, ora gli toccano pure i discorsi di Pierdudi. Altro che partito dell’odio: certe sevizie sono vietate dalla convenzione di Ginevra. Abu Ghraib e Guantanamo, al confronto, sono Disneyland. Massima solidarietà al presidente del Consiglio.
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