venerdì 11 febbraio 2011

Berlusconi lancia l’offensiva di piazza


L’offensiva di Berlusconi contro i pm passa dalla tv e dai giornali di famiglia ai sit in. La decisione, arrivata all’improvviso, è annunciata dal Giornale, che oggi titola in prima pagina: “In piazza contro il golpe”. A partire da subito. Il premier vuole infatti una manifestazione davanti al Palazzo di giustizia di Milano, dove “oggi a mezzogiorno – spiega il quotidiano di via Negri – sventoleranno le insegne del Pdl e sono attesi tutti i dirigenti lombardi, compresi i ministri La Russa, Gelmini, Romani, Brambilla e il sottosegretario Santanchè”.

Il presidente del Consiglio ha rotto quindi gli indugi. E’ tornato a chiamare il suo popolo a raccolta contro un altro potere dello stato: quella magistratura che lui vede sempre più eversiva. A far scendere la gente in piazza, il Cavaliere ci aveva già pensato due settimane fa, quando era arrivato l’annuncio di una grande manifestazione organizzata dal Pdl “per difendere il premier contro la giustizia politicizzata” che avrebbe dovuto tenersi nel capoluogo lombardo il 13 febbraio. Doveva prendervi parte pure Berlusconi. Ma i responsabili del partito avevano poi frenato e tutto era saltato. Anche
Ignazio La Russa e Fabrizio Cicchitto erano poco convinti: in un momento così delicato meglio mosse più diplomatiche che la scelta dettata dall’ira di scagliarsi con una folla di militanti contro i magistrati che indagano sul caso Ruby.

Ma ora Berlusconi rilancia. E decide di seguire la via indicata dai “falchi” del Pdl. “Arrivati al punto in cui siamo e con una magistratura che sta tentando il golpe bianco non possiamo non coinvolgere la nostra gente”. Così la vede Cavaliere, secondo quanto riporta il Giornale. Una decisa sterzata quella del premier: il sit in di oggi è solo il primo passo, perché “contro questi pm non possiamo che affidarci a chi, con un voto democratico, ci ha chiesto di governare”. In attesa di una manifestazione nazionale, il prossimo evento è in programma già per domani: un appuntamento antimoralisti e “contro il neopuritanesimo ipocrita” organizzato al teatro Dal Verme di Milano da
Giuliano Ferrara.

Anche il direttore del Foglio contribuirà quindi all’offensiva di piazza, dopo essere stato uno dei principali attori dell’offensiva mediatica di questi giorni. Suo l’intervento-comizio al Tg1 di ieri sera, che ha subito provocato una nota critica del comitato di redazione. Sua anche l’intervista al premier pubblicata oggi dal Foglio e da Libero. Un monologo intervallato da quattro domande, in cui Berlusconi si dice vittima di un “golpe giudiziario” e parla di “inchieste farsesche e degne della caccia spionistica alle ‘vite degli altri’ che si faceva nella Germania comunista”. E proprio Le vite degli altri è il titolo della pellicola premio Oscar che racconta la storia di un’ex spia della Stasi che vive rovistando nell’esistenza dei dissidenti. E che mercoledì scorso è stato mandato in onda su Rai Due, per rendere i telespettatori consapevoli dei rischi che si correrebbero in un’Italia che, secondo il premier, è sempre più simile alla ex Ddr, a causa dell’ “avanguardia rivoluzionaria” dei giudici.

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