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Nulla di fatto oggi davanti alla giunta per le Autorizzazioni della Camera che deve dare un parere sulla richiesta della maggioranza di sollevare il conflitto di attribuzione per l’inchiesta Ruby. La pratica è stata istruita, ma la riunione è stata aggiornata al 16 marzo. L’Udc ha chiesto di poter audire costituzionalisti ed esperti per valutare al meglio l’istanza e il presidente Pier Luigi Castagnetti si è riservato di verificare per mercoledì prossimo i precedenti al riguardo per capire se sia possibile accogliere la proposta.
La decisione di rinviare l’esame del caso a settimana prossima non arriva inaspettata: Castagnetti infatti aveva chiesto, con una lettera al presidente della Camera Gianfranco Fini, di poter mettere in condizione i commissari di conoscere tutti gli atti giudiziari relativi al ‘caso Ruby’. Non si tratterebbe più di atti segreti, infatti, visto che sono stati allegati alla lettera dei tre capigruppo di maggioranza della Camera con la quale si chiedeva di sollevare conflitto di attribuzione. Il Pd aveva poi chiesto “congruo tempo”, in attesa che escano le motivazioni della sentenza con cui
Una volta che la giunta per le Autorizzazioni avrà espresso il parere che è stato richiesto da Fini, la palla passerà all’Ufficio di presidenza. E’ probabile che all’organo presieduto dallo stesso Fini arrivi un’opinione favorevole al voto dell’Aula sul conflitto di attribuzione. In giunta infatti Pdl e Lega hanno la maggioranza. L’Ufficio di presidenza potrebbe però decidere di respingere il parere della giunta. Ipotesi non da scartare, visto che l’opposizione è in maggioranza, con undici voti a nove. Che diventerebbero dieci a nove, se Fini, come annunciato, non voterà.
A questo punto, di fronte al muro contro muro tra giunta e Ufficio di presidenza, Fini potrebbe decidere di far votare
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