n prima fila Santoro ai tempi di “Moby Dick” e “Samarcanda”
di Roberta Zunini
Sono trascorsi 15 anni dall'ultima volta in cui Michele Santoro fu costretto a lasciare
Dopo essere stato cacciato dalla Rai dalemiana nel '95, andò a Mediaset.
Michele voleva entrare nel ventre di Moby Dick, la balena bianca arpionata a morte da “Mani pulite” e invece si infilò nella bocca del padrone.
Ne uscì solo tre anni dopo per non perdere la propria indipendenza. Ma ormai la bocca del padrone poteva emettere diktat ovunque.
Anche in Rai, dove Santoro era ritornato.
Dal 2002 al 2006 la diga berlusconiana sembrava aver funzionato: Michele Santoro, dopo essere tornato in Rai nel 1998 e avere quindi acceso II raggio verde sui mali del paese, era stato fermato con l'accusa di “uso criminoso” della tv pubblica.
Anni di conflitti interiori, giorni neri di rabbia e silenzio, poi lo spiraglio della politica europea e il rientro con Annozero nel 2006.
Ma il percorso più complesso iniziava proprio allora. Dopo un primo anno di ascolti bassi, il giovedì era tornata la serata in cui la gente si informava.
Milioni di spettatori trasformarono nuovamente Santoro e il suo programma nel “nemico” più temibile per il premier.
Le intenzioni inequivocabilmente censorie di Berlusconi, emerse dall'inchiesta di Trani, furono rese pubbliche dal “Fatto”.
Le pressioni sull'Agcom da parte del presidente del Consiglio, furono poi riproposte in una ricostruzione realizzata da Annozero. Da allora tutto divenne più complicato per il conduttore anche per l'atteggiamento dell'allora direttore generale, Mauro Masi. L'addio era stato annunciato già poco più di un anno fa quando – era il 18 maggio – attraverso un accordo consensuale con l’azienda al quale mancava solo la firma. Una firma che, tra vari scontri con Masi e una conferenza stampa di fuoco, non arrivò mai.
Intervenne il presidente della Rai Garimberti: “Adesso Annozero può cominciare”, disse.
Poi il 14 luglio l’ultimatum, e Santoro spiegò: “Non c'è più spazio per rinvii e ambiguità. E non c'è più tempo per trovare alcun accordo tra noi che non preveda la messa in onda di Annozero”. A fine luglio il Cda decide che dal 23 settembre Annozero sarebbe stata in palinsesto quella che ora risulta l'ultima stagione di questa “odiata” trasmissione. Mesi di battaglie e polemiche, soprattutto con Masi che il 27 gennaio chiama in trasmissione per l’ultimo, plateale scontro. Poi Masi lascia e arriva l’attuale dg, Lorenza Lei, con cui Santoro avrebbe firmato l’accordo dell’addio. Santoro ora gira pagina perché – come tante volte lui stesso ha confidato in passato – “non si può sempre recitare la stessa parte in commedia”. Forse ora lo lasceranno lavorare, ma
Nessun commento:
Posta un commento