YOUTUBE E FACEBOOK INVASI DA PROTESTE. POI IL POPOLO DELLA RETE SI TRASFERISCE PER UN SIT-IN AL MINISTERO
di Federico Mello
Non si placa l’onda di malcontento sollevata dalle dichiarazioni di Renato Brunetta sui precari. Nei blog, sui siti, su YouTube così come sui social network, è tutto un pullulare di critiche per il ministro dell’Innovazione, al punto che la richiesta di dimissioni è esondata fino alle pagine Facebook dei leader dell’opposizione.
Per cominciare, sulla pagina di Brunetta sul social network, ieri hanno continuato a scrivere cittadini e precari imbufaliti: tra migliaia di insulti si registra anche tanta amarezza: “Ma neanche su Facebook risponde? Dove è? Qui la cerchiamo tutti” chiede Luca.
Sulle pagine di Pier Luigi Bersani, invece, così come su quelle di Nichi Vendola e Antonio Di Pietro, la richiesta è perentoria: dimissioni.
“Noi Brunetta che attacca i precari lo usiamo come testimonial della nostra conferenza per il lavoro” fa sapere Bersani dalla sua bacheca; gli rispondono con dei “Bravo”; con qualche critica per la legge Treu fatta dal centrosinistra, e con molte esortazioni: “Dai Bersani, ascolta la tua base! Dai un segnale chiaro a tutta questa gente. Lo sappiamo che forse non servirebbe a niente una mozione di sfiducia... ma sarebbe un modo per convincerci che sei, che siete, che siamo, dalla stessa parte!” scrive Sandra.
Identica la richiesta sulla bacheca di Antonio Di Pietro: “Sollecito una mozione di sfiducia nei confronti di Brunetta in seguito al suo incivile e offensivo comportamento nei confronti dei lavoratori precari...” chiede di Rita.
Chiedono le dimissioni anche 5000 utenti che hanno firmato la petizione aperta ieri sul nostro sito; ma anche i diecimila che appoggiano l'appello di letteraviola.it mentre veleggia verso le quarantamila adesioni l’evento Facebook “Dimissioni immediate del ministro Brunetta”.
Sempre ieri, intanto, fuori dalla rete, alzando cartelli e mostrando da un’Apecar una foto del ministro con la scritta “Brunetta il peggior ministro della peggiore Italia” un centinaio di lavoratori precari chiamati a raccolta dal gruppo “Il nostro tempo è adesso” hanno manifestato ai piedi del dicastero. I manifestanti rispediscono l’accusa al mittente, imbracciando ironicamente cassette di frutta e verdura contenenti i loro titoli di studio e i contratti da precari.
Infine, tornando online, a varie “lettere aperte” rivolte da precari al ministro “che visto il ruolo che ricopre dovrebbe sempre ascoltare i cittadini”, su Twitter nella serie #lavoriprecaribrunetta è prevalsa l’ironia: sfidando il ministro a sperimentare sulla propria pelle il precariato con lavori decisamente atipici, ragazzi e ragazze invitano Brunetta ad accettare un lavoro come “raddrizzatore di banane”, “callista dei millepiedi”, o “manovratore di gru per raccolta di fragole (stagionale)”. E l’onda continua a montare.
5 commenti:
Luigi, secondo me questo non ci sta più con la testa,ammesso che ci sia mai stato, basta sentirlo quando afferma che, se non si fosse votato alla politica, a quest'ora lo avrebbero già insignito del premio Nobel.
Cristiana che ti ringrazia per il commento.
PS. hai votato il mio sondaggio?
Sondaggio? Quale sondaggio! ;-)
Si, effettivamente, soffre di un gigantesco complesso di inferiorità e sballa continuamente. L'aggressività è il sintomo rivelatore.
Ho firmato anch'io la petizione sulle dimissioni di quest'altra deleteria b....'nnaggia le b... quanto mi è diventata antipatica questa consonante!
Questa è stata la mia richiesta con tanto di firma :
"Vorrei che Brunetta, l'uomo che riveste abusivamente una carica istituzionale, venga immediatamente svestito del suo ruolo e allontanato da ogni carica di responsabilità pubblica!"
Troppo buona! Meglio desnudato, fuori dal palazzo nudo! Sai che goduria!
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