E’ in quelle vie, e precisamente in Piazza Magione, che Paolo Borsellino e Giovanni Falcone iniziarono a frequentarsi da piccoli. Ed è qui, all’interno del consiglio della I Circoscrizione, che ad un consigliere, Antonio Nicolao, che riveste anche la carica di vicepresidente, viene un’idea: “perché non dedichiamo la nostra aula consiliare proprio ai due giudici che qui sono nati, cresciuti e hanno mosso i primi passi da giovani magistrati?”.
Sembra una di quelle cose dall’esito scontato, che addirittura possono apparire quasi “populiste” tanto appare ovvia la condivisione e la collegialità che si troveranno davanti.
La mozione, che prevedeva anche l’affissione di una targa (che sarebbe stata acquistata con una colletta tra i consiglieri), il 18 luglio, a cui sarebbero stati invitati i parenti dei due giudici e il procuratore Messineo, viene portata ieri in consiglio. Il risultato è inquietante: solo quattro “SI” e dieci astenuti. I quattro consiglieri che hanno votato a favore sono stati lo stesso Nicolao, in quota IDV, e Ottavio Zacco, Virga Francesco, Sorci Salvatore, tutti in quota Forza del Sud, la creatura di Gianfranco Miccichè. Gli astenuti, invece, sono stati:
Di Cristina Antonio (UDC), Randazzo Giuseppe (Gruppo Misto), Gentile Milena e Apprendi Giovanni (PD), Pensabene Giuseppe e Miceli Paola (Sinistra Ecologia e Libertà), Orefice Carlo, Gulizzi Antonio, Milano Giuseppe e Salamone Calogero (Forza del Sud). Il presidente, Massimo
La scusa dei “pilati” è quella che l’aula sarebbe già stata dedicata nel 2001 ad un vecchio consigliere di quartiere. Il problema è che non risulta da nessuna parte. Loro, anziché votare “NO” e sputtanarsi, si astengono. Uno di questi, proprio di Forza del Sud (prima di pubblicare il nome aspetto i verbali), avrebbe detto che “ci sono già troppe cose intitolate a Falcone e Borsellino, pure alberi. Tanto vale che la prossima sala la intitoliamo a Franco Franchi e Ciccio Ingrassia“.
Tutto questo a pochi giorni dal 19 luglio, quando la città verrà invasa dalle Agende Rosse di Salvatore Borsellino, fratello di Paolo. Questo lo prendiamo come un segnale, come il regalo che la circoscrizione storica di Palermo, della Palermo antica e romantica, fa alla memoria del giudice.
Sarebbe coerente e auspicato, da parte dei 10 pilati, che venisse apposta un’altra targa in aula, una cosa molto pacata e sobria: “Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, avete rotto”.
giovedì 30 giugno 2011
Falcone e Borsellino, avete rotto
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7 commenti:
La testimonianza di Sonia Alfano mi fa piangere il cuore. Visto chi ha votato contro? UDC, PD, SEL e, naturalmente, PDL più un po' di frattaglie. Non lo dimentichiamo MAI. Hanno fatto e continuano a fare SCHIFO!
Prendi un pezzente ignorante, dagli qualche soldo e digli che deve fare la guardia a un portone, non deve permettere a nessuno di varcarlo. Osservalo mentre svolge il suo compito vedrai quel miserabile ingigantirsi di potere e arricchirsi, grazie ai leccapiedi che pur di passare gli offrono denaro. Ecco... noi abbiamo dato a tanti miserabili, non il compito di badare a un portone, ma di gestire le Istituzioni.
Brava Francesca, bravissima.
Chi sei? Come ti chiami?
Un fiorino!
E tutto passa...
Che tristezza!
Povera la mia palermo.... anzi la nostra,cambiano i personaggi ma il marciume è sempre lo stesso non ci sara mai la svolta veramente decisiva in questa città,gira gira mangiano tutti pane e mafia. FANNO SCHIFO
Hai raggione Cettina, roba da medio evo.
Ciao Loredana, come ti capisco!
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