“Meglio sapere prima se chi ci governa è mascalzone, non poi”- La mia intervista a ‘
Antonio Di Pietro, presidente di Idv, perché votare Si al referendum sul Legittimo impedimento?
Perché in un Paese normale è meglio sapere prima si è governati da un mascalzone, non dopo che ha terminato il suo incarico e si è fatto gli affari suoi. Questo presidente del Consiglio, invece, fa di tutto per non rispondere ai giudici. E invece, come ci ricorda l'articolo 3 della Costituzione, la legge è uguale per tutti.
Intende dire che i politici non hanno più diritti degli altri cittadini?
Semmai hanno più doveri. E innanzitutto avrebbero il dovere etico di infondere fiducia nelle istituzioni che ricoprono pro-tempore. In Italia, invece, siamo nella situazione in cui il diretto interessato decide lui se e quando presentarsi davanti a un giudice. E' una soluzione priva di ogni logica. Come affidare un Pronto soccorso a un vampiro. A Berlusconi interessa non farsi processare. Ma io non voglio parlare solo di Berlusconi. La legge va abrogata perché bisogna guardare al futuro.
E dunque?
Dunque questa legge va cancellata perché è criminogena. Invoglia il delinquente, che oggi non è più quello con coppola e lupara, ma in giacca e cravatta, e prospera nel mondo degli affari, meglio se all'ombra degli appalti pubblici come ci dimostrano le inchieste sulla Cricca, a buttarsi in politica. E' evidente che più si danno forme di tutela ai politici, più i delinquenti saranno tentati di farsi eleggere. E alla fine avremo la delinquenza che si fa Stato.
Senta, Di Pietro, ma come mai in questa tornata referendaria si parla così tanto di nucleare e di acqua e così poco di Legittimo impedimento?
L'Idv non ha mai abbassato la voce su questo tema. Abbiamo proposto noi stessi i quesiti sul nucleare e sull'acqua, ma riteniamo gravissimo che ci sia uno Stato di diritto che viaggia a due velocità. Una per i cittadini qualsiasi, l'altra per i signori del governo.
Lei saprà che chi rema contro sostiene che trattasi di un referendum inutile.
Lo so, lo so... Sono pseudo - giustificazioni. Certo,
Seconda obiezione: è una legge che sta già per morire di morte naturale.
L'avevano congegnata così perché doveva essere un ponte verso una impunità più complessiva. E' scritto che dura fino ad ottobre perché in attesa di un Lodo inserito nella Costituzione. Poi le cose gli sono andate diversamente, ma state sicuri che se il referendum non passa, a ottobre ci presenteranno una leggina di proroga. Perché questo è ciò che reclama il presidente del Consiglio.
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