Fazio verso La7, Santoro ci pensa
L’Usigrai: “Tutto questo ci preoccupa”
di Carlo Tecce
Il banano Rai è incustodito. Giovanni Stella, amministratore delegato di La7, assedia viale Mazzini e aspetta che uno o due simboli del servizio pubblico cadano fra le sue braccia: “Attendo i macachi-conduttori che scendono e con due di loro ho un accordo di massima”, e la metafora funziona. La7 ha campo libero. Intorno al banano Rai c'è soltanto silenzio: né il presidente Garimberti né il direttore generale Lei – interpellati dal Fatto Quotidiano – pronunciano una parola che sia una per proteggere un patrimonio aziendale. E si dimostrano sordi anche all’appello del sindacato Usigrai: “Siamo preoccupati”. Stella ha indicato i quattro: Michele Santoro, Fabio Fazio, Giovanni Floris e Milena Gabanelli. Fedele al suo soprannome, il canaro, l'amministratore delegato di Telecom Italia Media rivela la trattativa e custodisce i particolari. Eppure a La7 sanno che i due macachi-conduttori più vicini sono Santoro e Fazio.
E chissà se la firma per La7 – come spiegano numerosi attori della vicenda – arriverà già mercoledì.
Le previsioni dicono che domani in Rai sarà un lunedì di tempesta. Lorenza Lei ha convocato i direttori di rete il consigliere Verro vede in bilico – per mostrare un suo palinsesto che farà a pezzi i progetti di Mazza (Rai1), Liofredi (Rai2), Ruffini (Rai3). Il nuovo dg è sul chilometro più delicato, una volata tra nomine e programmi che disegnerà il futuro del servizio pubblico. Un futuro che s'incrocia con i timori di Mediaset per la mannaia milionaria che si abbatterà con la sentenza per il Lodo Mondadori: il Biscione rischia di arrendersi ai concorrenti di viale Mazzini.
E che fanno in Rai? Non possono (e non vogliono) investire. Non vogliono (e possono) confermare i piatti migliori. Così la rodata struttura di Rai Fiction sarà smantellata perché i contratti con i produttori verranno gestiti dai vertici e la direzione diventerà una poltrona vuota. Fabrizio Del Noce l'ha capito e, sfruttando la pensione, passerà a Rai Cinema per lasciare (forse) la carica di direttore generale di Rai Fiction ad Alfredo Meocci, l'ex dg berlusconiano appena reintegrato.
A PARTE l'idiosincrasia per Luciana Littizzetto e i reality,
2 commenti:
A RAI, a schifiu finì! Locuste fameliche, distruggono tutto ciò che toccano con il loro re Mida a rovescio che trasforma in cenere tutto ciò che tocca. Con la lei di Ratzinger tutto è precipitato precipitevolissimevolmente!
Già, una vera indecenza.
Posta un commento