Con ogni probabilità, il giornalista, come si andava da tempo vociferando, dalla prossima stagione sarà impegnato con La7. Anche dal versante della concorrenza Enrico Mentana per il momento frena. "E' una situazione ancora magmatica
e fluida. Domani sentiremo cosa dirà Santoro. Questo è il momento in cui bisogna stare tranquilli e cauti ed aspettare", dice il direttore del Tg de La7 riferendosi alla conferenza stampa di fine stagione annunciata dallo stesso Santoro e dal direttore dei Rai2 Massimo Liofredi per domani. A quanto s'apprende, la trattativa con La7 sarebbe a un livello tale da essere definita 'seria' e non un semplice pour-parler o un primo studiarsi a vicenda: molti punti chiave sarebbero già stati fissati circa un eventuale arrivo di Santoro alla rete. Ma, sostengono i ben informati, non è del tutto rimossa l'ipotesi che Santoro resti a gravitare nella galassia Rai seppure con un ruolo completamente diverso da quello attuale.
La scelta del divorzio era comunque sempre più nell'aria, dopo che anche le indiscrezioni sul prossimo palinsesto autunnale di Rai2 avevano confermato la mancanza di Annozero dalle trasmissioni in programma. Proprio questa mattina c'è stato l'incontro tra il vice direttore generale Antonio Marano, responsabile per l'offerta televisiva, e i direttori di Rai1, Rai2 e Rai3. Sempre stando alle indiscrezioni che trapelano da viale Mazzini, sarebbe fallito il tentativo del direttore di Raitre, Paolo Ruffini, di allungare il programma di Fabio Fazio Che tempo che fa al lunedì. Confermato anche l'orario, che secondo alcuni avrebbe potuto subire una piccola riduzione sul finale per favorire la seconda tranche del prime time di Raitre. Nei palinsesti sarebbero confermati poi Ballarò, Report e Parla con me, programmi per i quali manca ora la definizione dei contratti.
Le scelte del consiglio di amministrazione sembrano comunque destinate a portarsi dietro una lunga scia di polemiche. Secondo quanto riferisce l'Adnkronos, i direttori di Rai1, Rai2 e Rai3 sarebbero sul piede di guerra per le modifiche ai palinsesti autunnali da loro illustrati mercoledì scorso al Cda. Mauro Mazza, Massimo Liofredi e Paolo Ruffini avrebbero scritto una dura lettera all'intero consiglio d'amministrazione sottolineando di avere appreso delle modifiche solo in un secondo momento e non al momento delle loro presentazione dei palinsesti.
(06 giugno 2011)
2 commenti:
Bene, ne sono felice. Abbandonare la RAI per altre emittenti sarà la pace per tutti ,e speriamo fallisca miseramente, non se ne può davvero più di questi tira e molla dei despoti!
Fallire? Diciamo che la Rai è sulla buona strada. Che schifo 'sta gente!
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