BRUNO TINTI
Aeroporto, 6 di mattina. Il mio cane e io al desk Alitalia. Mac è cordiale, educato, sa stare al mondo. Si avvicina al nastro valigie e si accuccia. Io faccio il check in.
Domanda 1: ma quale razza di cane sta in un trasportino di 40x20x20? Un chihuahua. Perché Mac Duffy è un west highland (il cagnetto bianco del Black and White), pesa
Domanda 2: Sicurezza? Basta farmi mettere vicino al finestrino con il trasportino sotto le gambe.
Domanda 3: Capisco un cane grande che in cabina può creare problemi, ma perché un cagnetto come Mac deve viaggiare in stiva, terrorizzato e trattato come una valigia? E poi scaricato e ricaricato su un altro aereo quando, come in questo caso, si deve fare uno scalo?
Domanda 4: Non è meglio dire subito che Alitalia cani non ne porta? Le compagnie low cost (Easy jet, Ryanair) non trasportano cani, io lo so e non viaggio con loro, anche se prezzo e puntualità sono eccezionali. Alitalia fa pagare il doppio e offre lo stesso servizio?
Domanda 5: L’itinerario che percorro abitualmente è servito anche da altre compagnie. Quando ho preso uno dei loro aerei, mi hanno aiutato in tutto: posto davanti per non farmi trascinare il bagaglio lungo tutto il corridoio e perfino la gentile offerta di far uscire Mac dal suo trasportino durante il volo e tenerlo in braccio; ma non se ne è fatto niente, lui se la dormiva alla grande. Ha senso regalare clienti alla concorrenza?
Domanda 6: Alitalia lo sa che lo Stato spende ogni anno un po’ di soldi per le campagne contro l’abbandono degli animali? E impedire di fatto ai loro proprietari di portarli con sé non è un obiettivo incentivo a disfarsene?
Domanda 7: Alitalia lo sa che c’è l’art. 727 del codice penale? Ecco, lì c’è scritto che non si può detenere un animale in condizioni incompatibili con la sua natura e produttive di gravi sofferenze. Si sono chiesti che effetto fa a un essere vivente viaggiare in una bara? “Chi di dovere” dovrebbe provare a sdraiarsi in una scatola di 1,80x60x50, farsi chiudere dentro e starci per un paio d’ore.
Finirà che con Alitalia smetto di viaggiare. Perché quello che vogliono fare a Mac Duffy è una carognata.
Il Fatto Quotidiano, 3 giugno 2011
3 commenti:
Ora Alitalia diventa francese, chissà se cambierà qualcosa.
Ci puoi scommettere, quella è gente seria.
In effetti con l'Air France tutti questi problemi non ci sono, tranne il fatto che l'animale non deve superare i 6kg. Per quanto ne so si può pagare il biglietto per lo stesso via internet. Mia cugina vive in Francia e porta sempre con sè la sua cagnetta, il trasportino non è affatto piccolo, per la legge della compagnia l'animale deve potersi muovere agevolmente dentro.
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