L'Italia del valori non condivide la manovra economica firmata Tremonti, ma l'atteggiamento del partito rimarrà "costruttivo". Scrivono in una nota il presidente Idv Antonio Di Pietro, i capigruppo Belisario e Donadi e il portavoce del partito Leoluca Orlando: "L'Italia dei Valori sin da ora s'impegna, in occasione della discussione parlamentare della manovra finanziaria, a presentare esclusivamente emendamenti che contengano riduzioni della spesa pubblica e misure di rilancio dell'economia del paese, ma sempre dotate di rigorosa e autonoma copertura finanziaria. Auspichiamo che il governo accetti il confronto e il dibattito parlamentare".
L'Idv spiega che il giudizio politico sull'impianto della rimane negativo:"Ribadiamo di non condividere affatto l'impianto attuale della manovra predisposta dal governo e le sue scelte in materia economica e sociale ma manterremo un atteggiamento parlamentare fatto di proposte e non di meri ostruzionismi, al fine di non ostacolare l'approvazione di un documento che, rivisitato e corretto, possa permetterci di restare in linea con i parametri fissati dall'Unione europea".
Bonaiuti: "Bene confronto ma obbiettivo pareggio di bilancio". Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Paolo Bonaiuti, intervenendo alla festa di Mirabello, non chiude la porta alla possibilità di apportare modifiche alla manovra durante l'iter parlamentare, ma chiarisce subito che "va bene il confronto e il dialogo, ma senza dimenticare che nel 2014 deve esserci il pareggio di bilancio che ci chiede l'Europa". Altrimenti, aggiunge Bonaiuti, "non sarebbe positivo per l'Italia".
Di Pietro risponde sul blog. "Risanare il bilancio non è solo un obbligo che ci impone l'Europa. E' un dovere che noi dell'Italia dei Valori sentiamo e condividiamo perchè non si può accettare che i nostri figli e i nostri nipoti paghino il prezzo dei nostri errori. Non c'è bisogno di essere grandi economisti per capire che risanare il bilancio senza tagliare qualche spesa non è possibile: basta l'esperienza che si fa cercando di far quadrare i conti a fine mese". Antonio Di Pietro scrive così sul suo blog, e prosegue: "Bisogna decidere dove tagliare e chi deve sopportare i sacrifici del risanamento. Secondo noi devono essere quelli che più hanno, quelli che erano già ricchi e, grazie alle politiche di Berlusconi, lo sono sempre di più. Per il governo, invece, a pagare devono essere quelli che già faticano ad arrivare a fine mese. Invece di colpire la rendita finanziaria, come chiedevamo noi, la manovra ha colpito i piccoli risparmiatori, quelli che in banca hanno poche decine di migliaia di euro messi da parte con fatica e sacrificio".
(10 luglio 2011)
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