Buongiorno a tutti, vorrei ancora parlare del Tav, di quello che è successo anche ieri nelle zone interessate dal cantiere minacciato per la costruzione della ferrovia e quindi del tunnel perché adesso si minimizza sulla stampa di oggi, le dichiarazioni di Bersani "ma in fondo è una ferrovia, come ci si fa a opporre a un ferrovia?". Se fosse una ferrovia non si opporrebbe nessuno, stiamo parlando di 70 chilometri di tracciato dentro le montagne, quindi di tunnel, uno, quello più famigerato, da 50 chilometri e altri più ridotti per un ammontare di altri 18/20 chilometri. Questo è il problema, non è il problema di opporsi alla ferrovia.
I black bloc dell'informazione
I titoli dei giornali di questa mattina sono pazzeschi, ci sono giornali black block non tutti, ma ci sono giornali black block, alcuni sono solo black, altri hanno il cervello in block
Questo è Il Giornale “Si scrive No Tav, si legge BR” i black block uguali alle BR hanno gli stessi bersagli, i teppisti No global, cosa c’entrano i No global, megafono della medesima propaganda dei terroristi rossi, esaltazione della violenza contro la proprietà privata e le forze dell’ ordine e questo sarebbe un docente di sociologia politica nell’università di Roma a Tor Vergata e nell’università Luiss Guido Carli autore di anatomia delle Brigate Rosse, vincitore del Premio Acqui Storia Alessandro Orsini, pensate sostiene che la violenza delle Brigate Rosse era contro la proprietà privata, questa sarebbe stata la molla che fece scattare il terrorismo negli anni 70 e si avventura questo storico del lunedì in un parallelo tra gli infiltrati violenti nel movimento No Tav e le Brigate Rosse, cioè una banda armata organizzatissima con addentellati addirittura in governi stranieri in Medio Oriente, nel mondo dell’estremismo arabo e nella vecchia cortina di ferro, quelli che tirano i sassi infiltrandosi dentro il motivo No Tav sarebbero paragonabili alle vecchie Brigate Rosse che sequestravano la gente che godevano, purtroppo, di consensi nell’estremismo sindacale di Fabbri etc., pensate due mondi completamente diversi, due modi di agire completamente diversi, due storie completamente diverse, due epoche completamente diverse che diventano oggetto di un paragone su un quotidiano, “I black block uguali alle BR? Hanno gli stessi bersagli” boh… poi ci sono i giornali tutori dell’ordine quando fa comodo a loro, come Il Corriere della Sera, come altri grandi giornali Stampa di Torino, i quali partono dal presupposto che il Tav si deve fare, anzi non si discute, non stanno neanche lì a perdere tempo per spiegare perché si deve fare contro la volontà delle popolazioni locali che mai hanno avuto la possibilità di esprimersi perché se gli fosse stata data la possibilità di votare a un referendum del Tav non si parlerebbe più da anni, visto che risale a un’epoca preistorica rispetto a oggi, il progetto è stato concepito negli anni 70 addirittura.
“Assalto alla Tav - tra l’altro
Repubblica “Tav giorno di battaglia in Val Susa, assedio al cantiere, 400 feriti, bufera su Grillo che difende la protesta guerra civile, siete tutti eroi” poi per fortuna c’è un editoriale dal titolo “Il dovere di distinguere” meno male che qualcuno chiede di distinguere. “No Tav – questa è
Allora nessuno è stato persuaso della bontà di questa opera, perché? Perché nessuno ci ha neanche provato a persuaderli nella bontà di questa opera, si sono trincerati dietro tavoli tecnici, ma queste sono scelte essenzialmente politiche, sono scelte essenzialmente politiche di cui i politici dovrebbero assumersi la responsabilità se fossero responsabili, invece sono degli irresponsabili e hanno paura a andare a sostenere delle tesi insostenibili davanti alla gente, mettete insieme il fatto che dovrebbero sostenere delle tesi insostenibili che non stanno in piedi dal punto di vista dei numeri, dell’economia dell’aritmetica, della matematica e il fatto che sono gente sputtanata. Secondo voi quale autorevolezza può avere questa parodia di bava beccaris che è il ministrucolo Maroni nel denunciare le violenze contro
Pensate con quale faccia il Ministro delle infrastrutture Matteoli che è comparto in televisione in stato di decomposizione ieri sera con i capelli tinti davanti a una libreria per dire che l’opera è imprescindibile perché altrimenti l’Italia resterebbe tagliata fuori dall’Europa, già perché noi oggi senza quel Tav siamo tagliati fuori dall’Europa? Avete mai avuto problemi a andare in Francia in treno o in aereo? Ci si va sulle tradotte o ci si va su un treno a alta velocità in Francia? Vi sembra che siamo isolati rispetto alla Francia? A me non pare! Evocano un pericolo che dovrebbe essere concreto oggi, dovremmo trovarci lì che non sappiamo come fare per andare in Francia, siamo costretti a bypassare a arrivare via mare dalla Spagna, è così? Siete mai andati in Francia in treno? Avete mai avuto problemi a arrivarci rapidamente? Ho preso un sacco di volte il Tgv per andare a Lione, a Parigi, è velocissimo e siamo isolati? Ma isolati di che? Ma di cosa parlano? Il Ministro Matteoli con quale faccia predica legalità a una popolazione che sta per essere assassinata da questi cantieri essendo lui un imputato per favoreggiamento, favoreggiamento in una vicenda che ha deturpato l’ambiente, stiamo parlando di uno che ha fatto il Ministro dell’Ambiente e che da Ministro dell’Ambiente è accusato di avere avvertito il Prefetto di Livorno di un’indagine anche a suo carico, del Prefetto e di intercettazione anche a suo carico a proposito degli abusi edilizi a l’Isola d’Elba, uno dei paradisi terrestri che abbiamo in Italia, che è stato devastato dall’abusivismo edilizio e c’era una cricca di costruttori , politici e servitori dello Stato, ladri della patria, più che padri della patria, d’accordo in questi abusi, parte un’indagine, intercettazioni, perquisizioni, controlli, Matteoli è imputato di avere avvertito il Prefetto che avvertì tutta la cricca, ragione per cui l’indagine abortì perché c’era stata una fuga di notizie istituzionale secondo i magistrati che l’hanno rinviato a giudizio, partita dal Ministro dell’Ambiente, questo processo non si fa perché il Ministro Matteoli si trincera dietro il reato ministeriale e perché
Ma immaginate anche se non fossero degli eroi, quanto sarebbero comunque eroi di fronte a un figuro come il Ministro Matteoli, pensate con quale faccia lo Stato si può presentare a questi cittadini per tentare di spiegargli ciò che non può spiegare perché? Perché è indimostrabile, anzi è falso!
I numeri contro le chiacchiere
Ho molto apprezzato un articolo che ha scritto Luca Mercalli per Il Fatto Quotidiano in cui ribadiva a una a una le ragioni del no al Tav, dati alla mano, dati scientifici, 140 pagine di osservazioni, l’Ing. Sandro Plano Presidente della Comunità Montana, il Prof. Angelo Tartaglia Politecnico di Torino, il Prof. Marco Ponti dell’università di Milano.Questa è gente da ascoltare non Fassino, Matteoli, Chiamparino, Maroni che non sanno neanche di cosa stanno parlando, ma sanno benissimo gli interessi che ci sono dietro a questo cantiere, Mercalli parla di giornalisti insonorizzati, prega i colleghi di ritornare ai fatti, di misurarsi sui numeri, sui dati, smentiteli se potete, se riuscite prima di fare i turiferari e i cantori di un’operaccia del genere!
Marco Ponti lo conoscete, è stato intervistato anche dal blog di Grillo, Marco Ponti non è mica un zuzzurellone ambientalista, Marco Ponti è un esperto di opere pubbliche, per esempio al referendum sull’acqua pubblica lui era contrario, e lo ha scritto perché noi su Il Fatto Quotidiano diamo spazio anche a chi non la pensa come noi quando è autorevole, quando ha qualcosa da dire, quindi non stiamo parlando di un estremista, stiamo parlando di uno che mangia opere pubbliche da quando era giovane. Sul Tav ha una posizione assolutamente chiara, perché? Perché dice che il gioco non vale la candela, non lo prende neanche in considerazione dal punto di vista dell’ambiente, lo prende in considerazione dal punto di vista dell’utilità, dell’interesse nazionale a spendere 20 o 30 miliardi di Euro a imbrattare una valle o più valli con un cantiere di 20 anni per fare una cosa che già oggi si sa che non serve a nulla! Era dubbio che servisse 30 anni fa, oggi certamente non serve a nulla e smonta i luoghi comuni dal punto di vista proprio strategico questo investimento appare difficilissimo da giustificare anche stando alle cifre ufficiali, ovviamente ottimistiche sia sui costi, sia sul traffico, smettiamo di chiamarlo con quella ridicola foglia di fico di alta capacità, di treni merci non ci viaggeranno mai come in Francia e in Spagna , ci dicono un luogo comune: fa parte dei corridoi europei, è vero ma è ridicolo, questi corridoi prioritari sono cresciuti talmente di numero che oggi sono 30 e coprono fittamente tutta l’Europa, nessun paese o regione poteva essere scontentata di priorità non si può proprio più parlare, sono 30!
Crea sviluppo e occupazione, falso, per Euro pubblico speso le grandi opere occupano pochissima gente rispetto a quelle piccole, alle manutenzioni di cui c’è estremo bisogno, il cemento è una tecnologia matura, non è certo l’informatica o la microbiologia genetica.
3) perdiamo soldi europei, vero ma ridicolo, se va bene ma proprio bene, perdiamo 3 miliardi, anche se il finanziamento iniziale è 600 milioni, su 22 miliardi di costo, il resto ce lo mettiamo noi e si tratta di costi preventivi, in realtà risparmieremo 11 miliardi, la nostra quota, quella italiana a non costruirla, infatti pensate, avremo già 1/4 della manovra fatta rinunciando a questa porcheria, se si chiedesse agli utenti merce e passeggeri, tariffe che coprono parte dell’investimento, questi diventerebbero così alte che non ci passerebbe nessuno, merci e passeggeri pagano volentieri i costi di costruzione delle autostrade, ma in generale non ne vogliono sapere di pagare quelli dell’alta velocità , pagano al massimo i costi di esercizio.
4) altrimenti gli altri costruiscono un corridoio a nord delle Alpi e ci fregano, questa è pura fantascienza, qualcuno dovrebbe rispondere di queste frottole e poi si occupa degli aspetti tecnici, anche essi fantasiosi li definisce il Prof. Marco Ponti: il Tav sposterà un sacco di camion via dalla strada con grandi benefici ambientali, finora – dice – non è mai successo neanche in Francia, patria dell’alta velocità, i passeggeri ufficialmente previsti sulla nuova linea se e quando sarà in funzione, sono pochissimi, 16 treni al giorno su una capacità di 250 treni al giorno, ma paradossalmente anche se ci riuscisse le emissioni del cantiere sono tali che compenserebbero questi ipotetici risparmi per i prossimi 20 anni.
I treni merci italiani con questa linea potranno correre sull’alta velocità francese, questo l’ha scritto qualche anno fa “Il Sole 24 ore” in prima pagina, dice: peccato che sulla rete di alta velocità francese e spagnola i treni merci non ci possono passare proprio, quelli che di ferrovie ne capiscono sanno che le merci che vanno in treno non sono interessate alla velocità, ma all’affidabilità e ai bassi costi, manco per le merci serve! La linea attuale quando la crisi economica finirà sarà presto saturata dalla crescita del traffico, ma il traffico su quella direttrice era già in calo prima della crisi, anche sulle autostrade non solo sulla ferrovia, figuriamoci dopo, quando ci sarà la concorrenza della nuova linea del Sempione tramite
Vi voglio dare un altro aiuto, un altro dato, un altro contributo prendendo a prestito un altro bel lavoro che ha fatto Stefano Caselli su Il Fatto Quotidiano, cioè mettere insieme tutta una serie di interrogativi per dare loro risposta, cosa prevede il progetto di linea ferroviaria Alta velocità Torino – Lione, così sappiamo di cosa stiamo parlando, lo dico non per i valligiani che lo sanno benissimo, lo dico per tutti quelli che pontificano da fuori senza avere la più pallida idea di quello che si parla, di quello che si dice e ci farfugliano di sviluppo, di non perdere il treno dello sviluppo, il progetto è diviso in due tronconi, la tratta italiana per cui non esiste ancora neanche il tracciato definitivo e la tratta transnazionale italo – francese, quella italo – francese in base al progetto presentato nel 2010 prevede un tunnel di base a doppia canna lungo 57 chilometri sotto il massiccio dell’Ambin con scavi fino a 2000 metri di profondità con imbocco nella zona di Susa fino a Saint Jean de Maurienne in Francia, quali sono i preventivi e le previsioni di spesa? Per il tunnel di base il documento è un dossier presentato dall’Unione Europea nel 2007 che preventiva a gennaio 2006 un costo di 14 miliardi di Euro e per il 63%, cioè 9 miliardi è a carico nostro, dell’Italia, a questi poi vanno aggiunti 5 miliardi per la tratta italiana, mai i preventivi delle linee alta velocità già realizzati sono stati rispettati, Roma – Firenze è lievitata di 6 volte, Torino – Milano 5 volte rispetto ai preventivi, Firenze – Bologna di 4, quindi se tutto va bene, se anche lievitasse di 4, il minimo in Italia, questa roba non ci costerebbe 20/22 miliardi, ma 80.
Quale sarà il traffico merci reale sulla direttrice Italia – Francia? Le ragioni principali dell’opposizione alla Torino – Lione riguardano i dati del traffico merci, Ltf la società mista italo – francese incaricata di costruire calcola un volume di 20 milioni di tonnellate annue nel 2010, in realtà il traffico sulla linea già esistente oggi è stato di 2,4 milioni nel 2009, in calo costante dal 2004, quindi quella nuova deve portare un volume di 20 milioni di tonnellate annue, ok? Scusate, nel 2010 si calcola un volume di 20 milioni di tonnellate annue, ma in realtà sua linea esistente il traffico è stato di 2,5 milioni nel 2009 e non ha fatto che diminuire negli ultimi 7 anni, anche il traffico su gomma è in costante diminuzione da oltre 10 anni, nel 2009 il trasporto sotto il Fréjus è stato pari a 10 milioni di tonnellate, allora a cosa serve aumentare le potenzialità quando già l’attuale linea è sottoutilizzata, roba da matti! Quanto è il traffico passeggeri tra Torino e il ?Modan?, sono in crescita o sono in calo, il traffico passeggeri è il secondo punto su cui si concentra il movimento No Tav, per sostenere l’inutilità dell’opera perché? Perché il dipartimento federale dei trasporti Svizzero sulla linea Torino – Modan su cui da anni viaggiano anche i Tgv francesi, calcolano che siano transitate nel 2009 750 mila persone, sapete quante erano 20 anni fa? Erano il doppio 1,5 milione, l’anno in cui i promotori del Tav prevedevano un incremento fino a 8 milioni e mezzo di passeggeri entro il 2002, 20 anni fa dicevano: aumenteranno a dismisura i passeggeri nei prossimi anni, in realtà si sono dimezzati in 20 anni i passeggeri sulla Torino – Modan, c’è bisogno di un’altra roba visto che non solo le merci stanno diminuendo ma anche i passeggeri stanno diminuendo?
Quanto è utilizzata la linea storica ferroviaria internazionale del Fréjus, il trattato italo – francese firmato a Torino nel gennaio 2001 prevede l’entrata in servizio della nuova linea di alta velocità alla data di saturazione delle opere esistenti,
Quanto e di quale tipo sarà l’impatto ambientale della costruzione del Tav? Secondo le stime i cantieri del Tav Torino – Lione durerebbero non meno di due decenni, il tunnel di base comporterebbe lo smaltimento di circa 18 milioni di metri cubi di materiale da scavo che sono anche inquinanti perché ovviamente contengono anche sostanze tossiche, sostanze a volte radioattive, sostanze da trattare in maniera particolare, non sono pietre normali, ci vorranno per trasportarle via in 20 anni, questi 18 milioni di metri cubi di materiale da scavo 1 milione di viaggi in tir, avete presente
Le balle sui corridoi europei
E’ vero che con la costruzione del Tav aumenteranno i posti di lavoro, ne abbiamo già parlato a proposito di quello che dice Ponti, secondo il fronte sì Tav la creazione di posti di lavoro giustificherebbe l’avvio dei lavori, il progetto della tratta italiana, della parte comune italo – francese presentato nel 2010 prevede un’occupazione di mille unità lavorative su una durata media di 7 anni, secondo gli oppositori non esiste alcuna garanzia di assunzioni di manodopera e in ogni caso mille si possono impiegare molto meglio a fare opere di manutenzione che sono quelle che migliorano veramente la qualità della vita delle persone e dell’ambiente, onde evitare dissesti idrogeologici e disastri ambientali.Qual è il progresso dei lavori in Francia dove il movimento No Tav è meno attivo? Intanto è meno attivo perché lì i politici hanno concordato le opere con le popolazioni, in Francia sono state realizzate 3 gallerie di servizio per il tunnel di base, il cui tracciato scorre per oltre il 60% in territorio francese, la discenderia di Modan 4 mila metri, la discenderia di ?
Corridoio 5 Lisbona - Kiev via Pianura Padana è una chimera o una realtà questo meraviglioso corridoio Lisbona – Kiev? Secondo i sostenitori del Tav Torino – Lione sarebbe un segmento indispensabile del corridoio 5 che da Kiev porta a Lisbona, il fronte No Tav ribatte il concetto di corridoio e identifica una direttrice di traffico percorsa in modo uniforme per gran parte del suo sviluppo, caratteristica che non apparterebbe a una via di scarso traffico come
La Comunità Montana della basse valle che riunisce i sindaci di una cinquantina di comuni è a maggioranza No Tav.
Direi che tutti questi dati con i quali spero di non avervi fatto esplodere il cervello, ma è sempre bene capire di cosa stiamo parlando, dice chiaramente il perché i politici parlano in televisione, parlano ai giornali, parlano nei loro comizi sempre più protetti e sempre più ristretti, ma non parlano mai a quelle popolazioni, ieri è impressionante che alla manifestazione, dove c’erano comunque 70 mila persone, 50 mila, 40 mila quante volete voi, persone che votano in una Regione dove si vincono o si perdono le elezioni per pochissime migliaia di voti, non ci fosse nessun Segretario di nessun partito a raccogliere quelle voci almeno per quanto riguarda i partiti rappresentati in Parlamento, c’era Paolo Ferrero che tra l’altro è di una valle lì vicina del neonato Partito Comunista, mi sfugge in questo momento la denominazione esatta della coalizione che raduna una parte della vecchia Rifondazione Comunista, ma non soltanto, e che praticamente ha fatto da solo, ha avuto in solitudine la possibilità di dialogare con tutte queste persone perché non c’era nessun altro politico, i politici scappano e mandano i poveri poliziotti a combattere come sempre una guerra che non è la loro, non so se abbia ragione Grillo quando dice che i black block sono in Parlamento, i black block sono gente che va a fare casino, sono gente che va arrestata quando commette violenze, ma non commette violenze per conto terzi.
C’è un’unica categoria che è peggio di quelli che commettono violenze con le proprie mani e sono quelli che mandano gli altri a commettere le violenze al posto loro perché loro sono violenti, nella testa e nella loro politica ma non hanno neanche il coraggio di andare a esercitarla con le loro mani la violenza e quindi si nascondono dietro a altri mandandoli a manganellare gente che vuole, per la stragrande maggioranza, semplicemente vivere tranquille e non essere deturpata, distrutta, devastata, avvelenata da un cantiere che, fino a che non ci dimostreranno il contrario, è totalmente inutile e molto dannoso e forse se e quando avremo speso quei 20, 30, 40, 50, 60, 70, 80 miliardi per completarlo, dalla Grecia arriverà notizia che i greci temono di fare la fine dell’Italia, buona settimana, passate parola!
(4 luglio 2011)
mercoledì 6 luglio 2011
TAV: giornali black col cervello in bloc
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