giovedì 11 agosto 2011

Licenziamenti, pensioni, evasione e tasse ecco cosa ha detto Tremonti alla Camera

Pierferdinando Casini ha attaccato, lamentando che le misure di risanamento dei conti pubblici allo studio del governo sono state spiegate meglio dai giornali nei giorni scorsi che non da Giulio Tremonti oggi nel corso della riunione congiunta delle commissioni Affari costituzionali e Bilancio di Montecitorio. Lo stesso Umberto Bossi ha definito quello del ministro dell'Economia un discorso "fumoso". Tremonti si è giustificato, spiegando che con i mercati aperti e prima di illustrare i dettagli del decreto al capo dello Stato non si poteva essere più precisi.
Ecco cosa ha detto Tremonti in Parlamento, punto per punto.

COSTI DELLA POLITICA
"Dobbiamo intervenire con maggiore incisività sui costi della politica. Non solo sui costi dei politici ma sulle complessità del sistema", ha spiegato il ministro. "Dobbiamo tornare - ha aggiunto - sulla materia, non solo su quanto prendono, ma anche su quanti sono. C'è un effetto di blocco, di manomorta".

ACCORPARE SU DOMENICHE LE FESTIVITA'
Il governo, ha anticipato ancora Tremonti, ipotizza di "accorpare sulle domeniche le festività". Per "aumentare la produttività", ha sostenuto Tremonti, si potrebbero far cadere le feste (ma senza toccare "quelle religiose") di domenica.

TAGLI STIPENDI PUBBLICI
Su questo punto si è creato un piccolo giallo. Tremonti, entrando nel dettaglio dei contenuti della lettera Bce all'Italia, ha precisato che nella missiva "si formula anche l'ipotesi di tagliare gli stipendi dei dipendenti pubblici". Ma, ha puntualizzato, "non è detto che debba essere oggetto dell'attività del governo italiano". Poi, nel corso delle repliche agli interventi, il ministro è stato ancora più deciso: "Non abbiamo intenzione di ridurre gli stipendi pubblici".

TASSA SULLE RENDITE
Non abbiamo "nulla in contrario a un intervento diretto" sulle rendite finanziarie "che potrebbe essere, fermi i titoli di stato equiparati, la riduzione dei depositi bancari e postali dal 27% al 20%, l'elevazione di tutti i titoli finanziari esclusi i titoli di stato dal 12,5% al 20%", ha detto Tremonti. "Sulle rendite finanziarie - ha proseguito - la scelta è stata definita con un allineamento delle aliquote. La scelta è stata fatta in sede di riforma ma non abbiamo nulla in contrario ad un intervento diretto".

LIBERALIZZAZIONI
Secondo il responsabile dell'Economia "dobbiamo e possiamo intervenire con forza su liberalizzazioni, servizi pubblici e professioni". "Dobbiamo fare una manovra molto forte su questo anno e il prossimo. Le scelte di dettaglio sono ancora in corso", ha aggiunto. L'intervento, ha poi precisato, "sarà l'applicazione della normativa europea e dei suggerimenti europei". E cioè, come lo stesso ministro aveva ricordato poco prima, "la 'piena' liberalizzazione dei servizi pubblici locali, lo stesso riguarda i servizi professionali, poi la privatizzazione su larga scala dei servizi locali.

CONTRATTI A TERMINE
Tremonti ha sostenuto che si deve intervenire per rendere "più flessibile il mercato del lavoro", ma si deve anche evitare "l'abuso di contratti a tempo determinato, perché si creano effetti di instabilità della persona che possono essere negativi per l'economia".

DIRITTO A LICENZIARE
"Per la materia del lavoro - ha proseguito il ministro - c'è la spinta a una contrattazione a livello aziendale e, quindi, il superamento di un sistema centrale rigido e poi formule, come dire, piuttosto critiche come - ha precisato - licenziamento e dismissione del personale, compensato con meccanismi di assicurazione e di migliore o più felice collocamento sul mercato del lavoro". Nella lettera della Bce, dice ancora Tremonti, "compaiono comunque anche le parole 'diritto a licenziare'".

PENSIONI
Tra le misure sollecitate dalla Bce nella lettera al governo ci sono anche le pensioni d'anzianità e l'innalzamento dell'età di pensionamento delle donne nel settore privato, ha riferito il ministro. Ma Tremonti ha precisato che il governo non ha preso ancora nessuna decisione in merito.

LOTTA A EVASIONE
Nell'ambito della manovra per l'anticipazione del pareggio di bilancio al 2013 sono allo studio, ha sottolineato il ministro, "forme più forti di contrasto all'evasione fiscale", soprattutto nei casi di omessa fattura o scontrino.

LETTERA BCE "CONFIDENZIALE"
Il ministro dell'Economia Giulio Tremonti ha spiegato infine che la lettera arrivata da Francoforte è "strettamente confidenziale e la diffonde chi la manda".

(11 agosto 2011)

3 commenti:

Francy274 ha detto...

L'arroganza di questi soggetti non ha più limiti. Hanno da sempre operato per nascondere l'evidenza, ma arrivare a dire che la lettera della Bce è strettamente confidenziale è l'atto finale di un governo di traditori dello Stato ... chissà perchè mi viene in mente Luigi Capeto.

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Perché sei una donna colta! Io son dovuto andare a cercare su Google! ;-)

Francy274 ha detto...

La diplomazia ha il fascino delle sfumature. Solo le Persone in gamba sanno spingersi nel volere comprendere spinte dalla loro intelligente curiosità... e Tu in gamba lo sei ;)