Le Borse del Vecchio continente rimbalzano dopo l'asta Btp del tesoro : il rendimento dei bond triennale è salito al 7,89%, ai massimi dal 1996, il tasso decennale è volato al 7,56%, record dal 1997 (l'asta di ottobre si era fermata al 6,06%), mentre le obbligazioni con scadenza al 2020 redono il 7,28%. Il tesoro è comunque riuscito a vendere 7,5 miliardi di titoli con una buona domanda.
Insomma i mercati chiedono un premio al rischio sempre più alto, ma credono nell'Italia. E così, dopo l'esito dell'asta, lo spread sui titoli decennali Btp/Bund è sceso sotto quota 500 punti base, spingendo il rimbalzo delle Borse: Milano recupera lo 0,7%, Londra lo 0,2%, Francoforte lo 0,8%, Parigi lo 0,4%. Gli investitori guardano adesso con ansia a Bruxelles. Oggi, infatti, si riunisce l'Eurogruppo cui parteciperà Mario Monti e durante il quale verrà presentato il primo rapporto del commissario Ue agli affari economici, Olli Rehn . Secondo quanto riportato da un portavoce della Commissione il dossier includerà oltre all'analisi economica degli impegni presi dal precedente governo Berlusconi con la lettera di intenti, anche un rapporto sugli incontri che Rehn ha avuto la settimana scorsa con Monti, e con i ministri allo Sviluppo economico, Corrado Passera e al Welfare Elsa Fornero.
Sui listini stanno pesando ancora una volta i giudizi delle agenzie di rating. Moody's ha messo sotto esame il debito subordinato di 87 banche di 15 paesi europei . Possibile l'abbassamento da uno a due gradini del merito. Le banche più colpite sono quelle spagnole (21) seguite da quelle italiane (17). A questo si è aggiunto un articolo del quotidiano francese La Tribune secondo cui nel giro di 10 giorni Standard & Poor's potrebbe vedersi affibbiare un outlook negativo alla propria tripla A.
Andamento positivo stamattina per i mercati asiatici :Tokyo ha chiuso in progresso del 2,3% spinta dalla corsa di Wall Street. Ieri sera il Dow Jones ha guadagnato il 2,5%, l'S&P il 2,9%, il Nasdaq il 3,5%. Ieri Fitch ha portato l'outlook sul rating degli Stati Uniti a negativo da stabile confermando il rating di tripla A.
Dall'Eurogruppo i mercati aspettano anche nuove indicazioni sulla strategia anticrisi dopo che ieri il ministro tedesco delle Finanze, Wolfgang Schaeuble, ha ribadito la contrarietà del Paese agli eurobond ma ha confermato l'apertura della Germania a eventuali procedure alternative, più rapide, per il perseguimento dell'obiettivo di integrazione fiscale tra i membri dell'Ue. Euro stabile a 1,33 nei confronti del dollaro.
(29 novembre 2011)
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