I nomi si conosceranno dopo il Cdm delle 19. Tra i favoriti per il ministero presieduto da Mario Monti, c'è Vittorio Grilli, già direttore generale del Tesoro e candidato indicato dalla Lega Nord ai tempi della nomina del numero uno di Bankitalia
Prima un passaggio al Quirinale dal Presidente della Repubblica, poi la convocazione del consiglio dei ministri. L’iter per la formazione del governo Monti si concluderà in serata con la nomina dei sottosegretari. Nel comunicato diffuso da Palazzo Chigi si legge che “il Consiglio dei Ministri è convocato in data odierna alle ore 19.00, a Palazzo Chigi, per la nomina dei Sottosegretari di Stato e l’esame di leggi regionali in scadenza”. Intanto continuano a circolare le indiscrezioni sui nomi: Vittorio Grilli, direttore generale del Tesoro e candidato indicato dalla Lega Nord per Bankitalia, sembra pronto ad assumere l’incarico di viceministro all’Economia. Sono in corso verifiche tecniche per valutare la compatibilità tra le due funzioni al Tesoro. Appare ormai scontato, invece, l’arrivo di Mario Ciaccia, Ad di Biis (controllata da Intesa Sp) al Ministero dello Sviluppo Economico, dove assumerà l’incarico di viceministro con delega alle Infrastrutture. Sempre al dicastero di via Veneto, in pole position è anche il presidente di Biis Francesco Micheli. Ancora da sciogliere gli ultimi nodi su chi avrà la delega per l’Energia: gli ultimi ‘rumors’ danno Tullio Fanelli come il favorito, ma nella rosa appare anche Carlo Crea, segretario generale dell’Authority dell’Energia. Al Welfare, l’arrivo di Carlo Dell’Aringa sembra ormai scontato, ma in corsa ci sarebbe anche Michele Tiraboschi, allievo di Marco Biagi.
Nei giorni scorsi sia il leader dell’Udc Pierferdinando Casini che il presidente della Camera Gianfranco Fini si erano sbilanciati, assicurando che i sottosegretari sarebbero stati “tutti tecnici”. Anche il ministro della Giustizia, Paola Severino è dello stesso parere: “Il profilo tecnico sarà fortemente prevalente se non esclusivo”. Poi c’è chi, come Lella Golfo (Pdl) propone di affidare gli incarichi a sole donne: “Le notizie parlano di un elenco di trenta tecnici e auspichiamo che non manchino donne di spessore. Per questo, ritengo che in quello che si annuncia come un “puzzle” complicato debbano prevalere scelte legate al merito e dunque trovare debito spazio le donne”. Ecco la lista che propone la fondazione Belisario: Luisa Todini, Anna Maria Tarantola, Donatella Treu, Simonetta Matone, Augusta Iannini, Livia Pomodoro, Carla Rabitti Bedogni, Marina Brogi, Fiorella Kostoris, Marina Salamon, Laura Pellegrini, Daniela Viglione, Elisabetta Belloni, Alessandra Servidori, Paola Balducci, Rita Santarelli, Alessandra Perrazzelli, Gabriella Alemanno, Donatella Visconti, Cristina Finocchi Mahne, Josè Rallo, Manuela Romei Pasetti.
I posti chiave al centro dell’interesse dell’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi sono due: la nomina del sottosegretario alla Giustizia e di quello alle Telecomunicazioni. I nomi circolati sono quelli di Giovanni Ferrara, capo della Procura di Roma, alla Giustizia e il direttore generale dell’Agcom, Roberto Viola o l’estensore della legge Gasparri, Vincenzo Zeno Zancovich per le telecomunicazioni. Il rischio “doppio incarico” è elevato.
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