Sessanta minuti tondi tondi. Tutta la prima ora di trasmissione, quella più ghiotta in termini di audience perché fa registrare gli ascolti più alti. E’ questo il patrimonio Auditel che la puntata di ieri sera di Ballarò, trasmissione di tacco e punta di Raitre, ha dedicato nientemeno che al “clima di dialogo”. Ebbene sì. Alla vigilia del consiglio dei Ministri in trasferta a Napoli in mezzo ai rifiuti. Con l’emergenza sicurezza che impazza. Col colpo di spugna del patteggiamento del processo Mills in agguato tra le righe del decreto del governo. Con i casi Ue aperti a raffica nei confronti dell’Italia.
Insomma, con tutte queste braciole al fuoco, il perfettino Giovanni Floris ha tenuto i suoi ospiti incollati per un’ora a parlare del “clima di dialogo” che si è aperto tra Veltroni e Berlusconi. Del quale tra l’altro, come confermano anche i retroscenisti dei quotidiani, il primo si auto-attribuisce i meriti, il secondo si gode i frutti. Con tutte le patate che iniziano a bollire dentro alla pentola del governo, una bella secchiata di acqua fresca e “dialogante” è proprio quello che ci vuole per Silvio. E tanto gli hanno servito in prima serata la premiata ditta Floris&Veltroni.
Senonché poco prima delle 22 il sondaggista della trasmissione, Nando Pagnoncelli, ha apparecchiato la notizia bomba della serata (che è stata del tutto ignorata dal parterre di ospiti e conduttore). Visto che si parla tanto di questo dialogo, vediamo cosa ne pensano gli elettori, hanno pensato nella redazione del programma. E Pagnoncelli ha regalato al pubblico numeri inequivocabili.
Insomma, con tutte queste braciole al fuoco, il perfettino Giovanni Floris ha tenuto i suoi ospiti incollati per un’ora a parlare del “clima di dialogo” che si è aperto tra Veltroni e Berlusconi. Del quale tra l’altro, come confermano anche i retroscenisti dei quotidiani, il primo si auto-attribuisce i meriti, il secondo si gode i frutti. Con tutte le patate che iniziano a bollire dentro alla pentola del governo, una bella secchiata di acqua fresca e “dialogante” è proprio quello che ci vuole per Silvio. E tanto gli hanno servito in prima serata la premiata ditta Floris&Veltroni.
Senonché poco prima delle 22 il sondaggista della trasmissione, Nando Pagnoncelli, ha apparecchiato la notizia bomba della serata (che è stata del tutto ignorata dal parterre di ospiti e conduttore). Visto che si parla tanto di questo dialogo, vediamo cosa ne pensano gli elettori, hanno pensato nella redazione del programma. E Pagnoncelli ha regalato al pubblico numeri inequivocabili.
La prima domanda della rilevazione era: “Berlusconi ha detto che governerà dialogando. Ci crede?”. Considerando il totale dell’elettorato, le risposte positive alla domanda, “molto” (34) e “abbastanza” (17), fanno registrare il 51% di persone favorevoli, contro il 47 dei contrari (sommando le risposte “poco” 20, “per nulla” 27).
Insomma, gli italiani sono divisi a metà con una leggera prevalenza dei favorevoli.
Quando però Pagnoncelli passa all’analisi secondo l’elettorato di provenienza, i dati mettono knock out Veltroni.
Considerando solo i sostenitori del Partito democratico e dell’Italia dei Valori, le risposte positive toccano solo il 32% (“molto” 20, “abbastanza” 12), mentre il 65% si schiera con nettezza contro (“poco” 20, “per nulla” 45).
Insomma, due elettori su tre di Pd e Idv del dialogo col Cavaliere non vogliono proprio sentir parlare, ed è significativo il dato delle risposte totalmente negative al 45%.
Dall’altra parte gli elettori di Pdl e Lega appoggiano il dialogo con una percentuale altissima, il 76 (“molto” 54, “abbastanza” 22).
Altra tabella del sondaggio, altro colpo da ko, stavolta sul comportamento preferito nell’opporsi al governo: “Chi ha fatto fino ad oggi la migliore opposizione al governo Berlusconi?”. A prevalere su tutti è il partito di Antonio Di Pietro, che con il 36% dei consensi totali surclassa il Pd (29) e l’Udc (15).
Altra tabella del sondaggio, altro colpo da ko, stavolta sul comportamento preferito nell’opporsi al governo: “Chi ha fatto fino ad oggi la migliore opposizione al governo Berlusconi?”. A prevalere su tutti è il partito di Antonio Di Pietro, che con il 36% dei consensi totali surclassa il Pd (29) e l’Udc (15).
Calcolando che il Pd alle elezioni ha preso il 33%, rispetto al 4,5 dell’Idv…
Anche in questo caso, inoltre, è ancora più interessante vedere il dato disaggregato del sondaggio secondo l’elettorato di provenienza.
Tra i sostenitori di Pd e Idv l’opposizione dei dipietristi è considerata la migliore dal 49%, rispetto al 33 del Pd e il 5 dell’Udc.
Insomma, gli elettori di Pd e Idv considerati insieme (all’interno dei quali è ovvio che i democratici rappresentano la maggioranza per ragioni di ampiezza del partito) si schierano compatti contro il dialogo con Berlusconi e a favore dell’opposizione dura di Tonino Di Pietro.
Insomma, gli elettori di Pd e Idv considerati insieme (all’interno dei quali è ovvio che i democratici rappresentano la maggioranza per ragioni di ampiezza del partito) si schierano compatti contro il dialogo con Berlusconi e a favore dell’opposizione dura di Tonino Di Pietro.
Una sconfessione clamorosa della strategia finora perseguita da Veltroni.
Eppure dopo l’illustrazione di questi dati in trasmissione, il commento del segretario del Pd è stato addirittura di soddisfazione perché “alla stragrande maggioranza degli italiani e alla stragrande maggioranza degli elettori di centrosinistra piace questo dialogo”.
Stragrande maggioranza?
Ha detto proprio così, “stragrande maggioranza”.
Sembrava un ministro del governo Berlusconi.
E Floris non ha ribattuto nulla passando ad altro.
Dagospia 21 Maggio 2008
Dagospia 21 Maggio 2008
COMMENTO
P.Q.M. non guardo più Ballarò, mi limito a vedere solo la copertina di Maurizio Crozza, fin quando ci sarà.
Nè voterò mai PD: TROPPA IMPUDENZA !
Poi, amen.
1 commento:
Io invece 'spierò' Ballarò, ma solo un po', giusto per vedere l'impudenza quante facce prende e fin dove può arrivare!!!
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