lunedì 9 giugno 2008

OI DIALOGOI


Luigi Morsello

Accade talvolta di incrociare una persona con la quale istintivamente si fraternizza fin dal primo momento.
Possono essere persone vicinissime o lontanissime.
A me è accaduto, molto raramente.
La persona di cui intendo parlare è un mio condomino, del quale dirò solo il nome di battesimo.
ha restaurato casa, ha traslocato di recente, ha due figli maschi, è pensionato di soli tre anni più giovane di me.
Lavorava all’*** oggi si occupa di volontariato, quindi è impegnato nel sociale più di quanto una persona pigra come me penserebbe di fare, ed in effetti non lo faccio.
Non ancora, almeno.
La singolarità di questa nuovissima, ma rara amicizia, è che ci parliamo quasi esclusivamente tramite posta elettronica, pur abitando nello stesso quartiere.
Anche con Roberto Ormanni, direttore oggi del settimanale online IL PARLAMENTARE il dialogo, in verità da un canto più rarefatto, dall’altro più piegato su interessi comuni, è esclusivamente a distanza, infatti ci siamo visti di persona una sola volta, me egli abita e lavora a Roma.
Questa lunga premessa per cercare di inquadrare il soggetto che si svolge adesso.
Infatti, il mio vicino-amico nuovissimo, del quale disvelo solo il nome di battesimo, Ferruccio, mi ha indirizzato un messaggio, che recita: “Purtroppo debbo farle una confidenza e, prima che lo sappia da altri, preferisco informarla di persona: sono un EVASORE FISCALE!
Penso che con la sua lunga esperienza lei lo abbia già capito. Forse dovrò fare fagotto e trasferirmi alla Cagnola (la sede del carcere di Lodi, n.d.r.) o prendere il primo aereo e sparire. Che cosa mi consiglia dal punto di vista giuridico?
Le spiego la mia situazione: da anni mi compilo la dichiarazione dei redditi di persona utilizzando via internet i programmi messi a disposizione dell'Agenzia delle Entrate; non ho mai avuto problemi.
L'altro giorno si è presentato a casa un messo comunale in alta uniforme per consegnarmi una "RELAZIONE DI NOTIFICA" composta da 13 pagine, dicendomi che avrebbe fatto seguito una raccomandata a stretto giro di posta. Cosa che è puntualmente avvenuta.
Ho scoperto di essere il Fiorani di turno.
Che cosa ho combinato per attirare l'attenzione degli Ispettori delle imposte?
Una cosa gravissima relativa a redditi di capitale!
Nella dichiarazione del 2003 ho allegato la dichiarazione della Banca Popolare di Lodi relativa ai dividendi a me pagati, da onesto, scusi furbetto qual sono.
Nel 2004 sono stato sorteggiato dalla Agenzia delle entrate (sono fortunato il mio nome esce tutti gli anni su tutte le ruote) per esibire tutta la documentazione autentica relativa alle mie detrazioni fiscali del 2003, compresi i crediti di imposta già trattenuti dalla banca all'atto del pagamento dei dividendi. Essendo una persona precisa ho avuto la fortuna di essere promosso: tutto quadrava al centesimo per cui archiviavo la dichiarazione dei redditi e relativi documenti originali.
Ebbene ora l'erario sostiene che il nuovo furbetto lodigiano anagraficamente identificato come **** Ferruccio ha occultato l'astronomica cifra di............
non sapeva di avere per vicino di casa, [quasi un amico (però ieri ci siamo casualmente incontrati ed il quasi è scomparso, n.d.r.)] un ricco capitalista camuffato da povero pellegrino.
Penso non mi basti il rigo per scrivere l'importo in questione:
000000000000000000000098,00 EURO
e quindi dovevo al più presto presentare ricorso o saldare la pendenza ovviamente accompagnata dalle sanzioni penali previste che possono variare da NT a NT volte l'importo evaso, degli interessi legali, le spese di notifica.
L'istinto mi porterebbe a fare subito ricorso perché quei titoli relativi ai 98 € non li posseggo.
Non lo farò poiché, oramai sono vecchio del mestiere, questi galantuomini hanno tutto l'interesse ad oberare di lavoro gli uffici finanziari con queste cifre da capogiro, in modo che il 31/12/2008 cadendo in prescrizione il 2003 i furbetti con la F MAIUSCOLA POSSANO VEDER CANCELLATI I LORO MILIONI DI EVASIONE.
Penso che la mia pratica, conoscendo i costi burocratici amministrativi venga a costare a noi cittadini almeno 1000 € e quindi contabilmente parlando ENTRATE 300,00 USCITE 1000€ SBILANCIO - 700 € che immagino possa essere moltiplicato per un milione di furbetti pari a 700.000.000 €. Se poi volessimo fare i conti sul colpo di spugna riservato ai FURBETTI mi sento di affermare un milione di evaso per almeno 10.000 soggetti equivalente a 10 miliardi, quasi una finanziaria.
Fine della triste storia di una triste REPUBBLICA che sta a rapidi passi diventando delle banane, senza nessuna offesa per le povere banane.
Mi scusi se l'ho tediata, ma quasi mi vergogno di essere italiano, chiederò la cittadinanza marocchina.”
Davvero un messaggio originalissimo di una persona che ha il gusto, raro, dell’ironia e del paradosso.
Ho dovuto riflettere a lungo anche perchè una parte del messaggio era criptica e ho ringraziato silenziosamente il mio nuovo amico Ferruccio per il credito di intelligenza e di capacità di ragionamento conseguente che mi concedeva.
Poi ho risposto, un po’ titubante con questo messaggio:”Naturalmente, non ci ho creduto nemmeno per un nanosecondo che mi stesse dicendo il vero (che era un evasore fiscale, n.d.r.), mi ha impressionato la lunghezza del messaggio (per me inconsueta, lei mi stava abituando a lettere (le e-mail sono lettere, moderne ma lettere, non trova ?) brevi, secche, essenziali e talvolta pervase anche da una certa frettolosità nella digitazione del testo.
Trovo questa 'lettera' spiritosa, divertente, ironica, caustica con punte sarcasmo all'acido solforico.
Non vorrei sbagliare, mi sembra ci sia una inesattezza, ma non sono versato nel settore fiscale, e cioè che il termine di prescrizione sia quinquennale sia quando lo Stato è debitore e decennale quando è creditore.
Quindi, si affretti a pagare, altrimenti pagherà ugualmente, ma con gli interessi e questo, probabilmente, pareggerà il conto con i costi delle procedure burocratiche.
Passando dal faceto al serioso, questo è l'effetto di una legislazione dissennata (negli effetti per i cittadini, non nelle intenzioni per i furbetti, quelle sono state raggiunte) che ha prodotto un cumulo spaventoso di leggi, (ricorda ? 200mila) per cui nessuno è in grado di dire veramente quante sono e nessuno può dire di conoscerle tutte.
Ho conosciuto Fiorani, venne a trovarmi in carcere, abboccamento propiziato dal mio cappellano don Mario Ferrari, anch'egli oggi in pensione da due anni (ha lavorato fino ad 82 anni, i cappellani del carcere lo possono perchè non sono organici all'amministrazione penitenziaria), il motivo era l'incarceramento di un ex direttore di filiale.
Dissi subito che sarebbe finito in galera, sono stato buon profeta, ma non era difficile capirlo.
Grazie, è una lettera piacevole, l'ho fatta leggere a mia moglie che ne ha riso di cuore anche lei.
Non chieda la cittadinanza marocchina, chieda quella padana.
un cordiale saluto.”
Interessa a qualcuno questo dialogo ? No ? Dovrebbe invece.
Poco male, interessa me.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Questo post, che sicuramente è divertente, non è vero che non sia interessante: è proprio la dimostrazione che viviamo in un mondo organizzato, o meglio disorganizzato ad uso e consumo dei furbi. Per recuperare quel debito di 00000000000098 euro Dio solo sa quanto danaro e tempo sono stati sprecati. Se il tuo amico avesse frodato lo Stato Italiano per milioni di euro, sono certa che avrebbe ricevuto l'onorificenza di Cavaliere. Un'altra volta impara a far le cose per bene!
rossana

Elena ha detto...

Sembra che ovunque, anche sul posto di lavoro, si operi una vera e propria istigazione a delinquere nei confronti dei più onesti, con provvedimenti assurdi e privi di ogni sensatezza, che in questo caso assurgono veramente al delirio