martedì 17 giugno 2008

UN PAESE DA (NON) BUTTARE


Luigi Morsello


UN PAESE DA (NON) BUTTARE


Sono appena tornato a Eboli, c’ero stato già quest’anno nel periodo di Pasqua, c’ho vissuto per tanti anni (dal 1941 al 1967), vi risiedo oggi, mi divido fra Eboli e Lodi (i miei tre figli vivono e lavorano in Lombardia, due a Milano ed una a Pavia).
Lodi è la mia dimora abituale, Eboli è il paese che ho nel cuore, anche se non vi sono nato e vi ho la residenza.
Negli anni, negli ultimi 43 anni, ho assistito ad un lento, progressivo e continuo deterioramento del tessuto urbano, sia materiale – gli edifici – sia sociale – la popolazione.
Intendiamoci, non è sorte solo di Eboli, anzi, c’è di peggio nella penisola, orma ex- Bel Paese.
Ma ognuno loda, o si straccia le vesti, il suo e nel suo.
Fra l’altro oggi 17 giugno 2008 aleggia nell’aria un forte ‘profumo di merda’, che dal 1941 in poi non mi era mai accaduto di annusare.
Mi sono guardato un po’ intorno ed ho visto che erano tutti indifferenti. Non ho incontrato i radi amici che mi sono rimasti e non ho la prova del nove per capire a cosa fosse dovuto questo olezzo maleodorante.
Certo, in Lombardia ci sono periodi dell’anno in cui i campi sono fertilizzati con lo stallatico e il recupero dei pozzi neri.
Quindi, quando sento quell’odore so a cosa è dovuto.
Ma qui a Eboli ?
Una cosa è certa, non mi era mai accaduto di sentire questa puzza di merda e la circostanza mi è parsa sintomatica. Si, perché il paesone l’ho trovato insolitamente sporco, il che significa troppo sporco.
La già massacrata, irreparabilmente salvo interventi milionari di recupero dell’antica bellezza, piazza della Repubblica ieri sera era invasa da immondizie di ogni genere.
Poi, sempre ieri sera, mi è stato detto che era colpa, pardon conseguenza della festa di S. Vito, Santo patrono, di domenica 15 giugno (io ero in viaggio in una autostrada deserta), ma tutto il giorno di ieri, lunedì 16 giugno, chi non ha fatto le pulizie e perché ?
Questa domanda ne tira un’altra: chi dovrebbe controllare ? Se lo fa quando lo fa ? Se non lo fa perché non lo fa ?
Si, non sono una sola domanda, sono un grappolo di domande.
Ne voglio aggiungere un’altra: sa il sig. Sindaco che la via Francesco Spirito al n. 23 ha una piazzetta interna, circondata da due edifici di case popolari dell’immediato dopoguerra e da un quarto edificio (oltre quello del n. 23) di quattro piani ?
È una vera schifezza: si è mai preso la briga di controllare o far controllare ?
Tornando alle domande precedenti, piazza della Repubblica è per definizione e per destinazione il centro del paese.
Se il centro è sporco cosa sarà la periferia ? Non voglio andare a vedere.
Ieri sera sono uscito per andare in piazza della Repubblica (prima uscita di questa tornata ebolitana) ed ho avuto la malaugurata idea di usare scarpe con la suola in cuoio.
Non è più la mia una verde età, una caduta potrebbe essere rovinosa.
Ebbene, mi sono reso conto che le strade asfaltate, i marciapiedi sono logori e mi sono domandato: da quanto tempo non si fa manutenzione ordinaria e straordinaria del circuito viario cittadino ?
Viale Amendola è stato oggetto di un intervento, ma la beola dei i marciapiedi si era sconnessa in più punti e solo in occasione delle ultime elezioni politiche sono stati fatti frettolosamente degli interventi di sistemazione, come anche in via U. Nobile (ricordo la mia sorpresa nel constatare che erano delle semplici pezze).
Vi sono rappezzi mal fatti e buche per ogni dove, non c’è un solo tombino, a qualsivoglia uso esso sia adibito, che sia stata portato la nuovo livello del piano stradale.
Un mio caro amico, il prof. Vincenzo Mottola pensionato come me, di qualche anno meno giovane di me, mi raccontava quanto ha dovuto penare per far installare dei corrimani in ferro su scale e scaloni che portano al c.d. “centro storico”, definizione ormai priva di significato e di valore, corrimani nemmeno installati dappertutto.
Lo stesso prof. Mottola dispera, in vita, di vedere riconosciuto il valore della sua mirabile collezione di grammofoni e dischi d’epoca: il sig. Sindaco ha altro a cui pensare.
Eppure trovare una collocazione adeguata non dovrebbe costare quasi nulla, ma manca la volontà politica, la culturale del bello, la conservazione e la valorizzazione del bello, ed antico in questo caso.
Una ennesima vergogna ebolitana.
Non voglio dare l’impressione di esporre, e basta, i miei personali “cahiers de doleance” (espressione che sentii usata per la prima volta in primo liceo dal professore di storia e filosofia), perché va dato “a Cesare quel che è di Cesare, a Dio quel che è di Dio”.
La spazzatura, la dannazione delle società moderna, in particolare della Campania.
Ebbene, qui il sig. Sindaco si è impegnato, da bravo avvocato deve aver sentito il fiato del commissario De Gennaro sul collo, o forse no: adesso la raccolta differenziata si fa.
Da quello che ho potuto osservare in due giorni, i cittadini miei vicini fanno un po’ fatica ad adeguarsi, ma si fa e questo è l’essenziale, le istruzioni sono minuziose e chiare.
Speriamo bene.
Il resto è una desolazione.
Come si dice: chi si contenta gode !
Solo che al Sud ci si contenta troppo, e questo finisce con il provocare assuefazione, non ci si fa più caso.
È triste doverlo ammettere, che ciò è dovuto alla mancanza di una vera e propria classe politica dirigente, che attraversa tutto l’arco costituzionale dei partiti politici residuali.
Chiunque si è avvicendato al governo del paese negli ultimi tre – quattro lustri non ha lasciato un buon ricordo di se, non solo nella memoria – fallibile - del cittadini, ma nella visibilità materiale delle cose fatte, quelle restano.
Ma forse sarò io ipercritico.
Il guaio è che ho negli occhi della mente ciò che visto al nord durante quarant’anni e passa.
Ho il termine di paragone.
Speriamo che questa puzza di merda finisca in fretta, almeno quella.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ah! E' così che stanno combinati nel mio paese natale?
E quella puzza di merda?
Addirittura!
Auguri!!!
Madda