ANTONIO DI PIETRO
13 marzo 2009
I partiti sono in campagna elettorale per le europee di giugno. Aspettatevi di tutto, grandi spot, grandi promesse, dichiarazioni d’intento di ogni sorta. La sicurezza tornerà al centro dell’interesse nazionale offuscando la crisi, Bossi rispolvererà i fucili scarichi di un federalismo mai avviato. Con esse inizierà la consueta strategia dell’oscuramento e della denigrazione nei confronti dell’Italia dei Valori. Strategia già a regime sui quotidiani nazionali.
Vedrete grandi spazi al Pd che deve ricostruire la facciata di un’opposizione soft ma necessaria al teatrino di governo. Vedrete grandi titoli e mezzi busti per Udc e Lega designate al ruolo di terzi Poli, ago della bilancia per le alleanze.
Per l’Italia dei Valori il diktat sarà perentorio: oscurare.
Il perché è chiaro: per la politica chi non è comprabile o ricattabile è pericoloso.
L’Italia dei Valori non è in vendita, e quindi è pericolosa. E se è vero che il nostro partito fa notizia, share e tiratura di copie durante l’anno, sotto elezioni è un rischio per la Casta, tranne che per i cittadini, ai quali si presenta a giugno l’occasione di cambiare volto alla politica.
L’Italia dei Valori candiderà facce oneste, con alle spalle storie di professionalità, di impegno sociale, di valore. Persone con la fedina penale pulita.
Per noi il Parlamento europeo, così come quello italiano, non è né l’Elba di condannati, prescritti, indagati ed indultati né un riconoscimento da elargire a chi, a diverso titolo, lo ha negoziato nelle stanze di partito.
Alle elezioni europee il cittadino potrà esprimere la preferenza sulla scheda elettorale, un fastidio per la Casta. Silvio Berlusconi ha dichiarato che si candiderà capolista in tutte le circoscrizioni ed ha invitato i suoi ministri a fare altrettanto, seguendo il suo “buon” esempio.
Un gesto degno della disonestà di un corruttore.
Silvio Berlusconi sa benissimo che lo spazio che daranno i media al governo sarà aggiuntivo a quello stabilito dalla legge sulla par condicio per la campagna elettorale. Non solo, questo vile giochetto consentirà di nascondere ai cittadini i veri candidati che li rappresenteranno poi in Europa. Gli italiani vedranno nomi e volti noti come Fitto, Tremonti, Matteoli, Rotondi, Scajola e li voteranno, ma non saranno loro a partire per Strasburgo. Saranno invece le retrovie sconosciute su cui faranno confluire i voti quando torneranno ai rispettivi ministeri. Questi ministri andrebbero sospesi dalla carica e dallo stipendio per tutto il periodo della campagna elettorale per impossibilità ad assolvere i loro compiti in un Paese a rischio default e che non può essere amministrato a giorni alterni in base ad impegni elettorali.
Nei prossimi giorni presenterò alcune candidature importanti. Le persone scelte dall’Italia dei Valori hanno l’obiettivo, ripeto, di rappresentare degnamente gli italiani a Strasburgo. Il primo appuntamento sarà mercoledì prossimo sul blog, dove presenterò, e si presenterà, il primo di una lista di candidati eccellenti, segnale inequivocabile della svolta che l’Italia dei Valori vuol imprimere alla politica in Europa e nel nostro Paese. E la Casta capirà.
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