sabato 7 marzo 2009

Germania-Italia 10-0

l'Unità
8 marzo 2009

Germania. Il deputato Jorg Tauss viene indagato per mesi per pedopornografia, con intercettazioni telematiche (gli leggono le mail) e incroci di tabulati telefonici. Senza chiedere l’autorizzazione al Parlamento, onde evitare di informarlo che era controllato. L’altro giorno, a fine indagine, i giudici han chiesto ex post al Bundestag il permesso di usare intercettazioni e tabulati, nonché di perquisire l’ufficio dell’onorevole. La polizia ha atteso davanti alla porta della stanza il voto dei deputati, che è giunto in tempo reale. Dopodichè è scattata la perquisizione. Se le prove a suo carico saranno confermate, Tauss verrà cacciato dal partito e dal Parlamento.

Italia. Per la seconda volta, la giunta per le autorizzazioni a procedere del Senato presieduta da Marco Follini ha rispedito al mittente la richiesta dei giudici di Milano di poter utilizzare le telefonate intercettate nell’estate del 2005 fra Giovanni Consorte e il senatore Pd Nicola Latorre sulla scalata illegale di Unipol a Bnl. Voto unanime: Pdl e Pd, Lega e Udc appassionatamente affratellati, a parte Luigi Ligotti dell’Idv. I giudici vogliono usare le telefonate per indagare Latorre per concorso nell’aggiotaggio di Consorte. Il Senato risponde picche, perché Latorre non è indagato. Ma la legge Boato prevede che le telefonate siano inutilizzabili, salvo autorizzazione del Senato. Senza la quale Latorre non potrà mai essere indagato. Intanto la gip che osò chiedere il permesso, Clementina Forleo, è stata cacciata da Milano. Latorre invece resta vicecapogruppo del Pd. Forza Pd. Anzi, Forza Italia.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Ho letto nel blog di Mariarita che sei dalla parte delle donne (8 marzo, festa della donna), ma nessuno si rende conto che le morti sul lavoro sono perlopiù di uomini, quasi tutti i giorni ne muoiono nelle fabbriche o nei cantieri edili (vedi 7 uomini bruciati vivi alla Thyssen-Krupp). Dovrebbero istituire una giornata anche per voi, ve lo meritate. Ciao, Giacinta.

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Ottima osservazione Giacinta, che mi dà lo spunto per osservare che ciò è indice della discriminazione sul lavoro, che è in atto a danno delle donne ancora oggi e che il processo di emancipazione è tuttaltro che compiuto.
Salvo a voler considerare gli incidenti domestici delle donne che lavorano come schiave in casa, con dei mariti immemori e in genere tutt'altro che disponibili a dare una mano d'aiuto.
Le c.d. "morti bianche" sono una conseguenza della inesistenza di una vera attività di controllo da parte dello Stato sul rispetto delle leggi sulla sicurezza nei posti di lavoro, che oggi i datori di lavoro ignorano con la quasi certezza della impunità, forse anche quando succedono incidenti mortali (con la sola eccezione di tragedie quale quella che tu hai menzionato).
E' questo uno degli effetti perversi del governo Berlusconi, della cui incapacità a governare la nostra nazione sopratutto in questo periodo di crisi mondiale dell'economia, non ci si è resi ancora conto.
Ce ne renderemo conto solo quando sarà troppo tardi e lo Stato avrà dichiarato bancarotta.
Quanto a una giornata di festa dedicata all'uomo, la risposta è: no, grazie.
Almeno per me.

Anonimo ha detto...

Luigi grazie per la tua gradita partecipazione al mio blog e al post per l'8 marzo.
Sei un'attento osservatore della società e della politica ed ammiro il tuo modo di tenrci informati!!!
Grazie!!!
Buona domenica.
Mariarita

Anonimo ha detto...


Festa della donna?
No, grazie!
Come donna, mi sento presa per i fondelli tutti i giorni dell'anno.
Non è abbastanza?

Luigi, forse è già troppo tardi,
ma la maggior parte degli italiani vede ancora in b. il salvatore!
Ahi noi!
Madda

Anonimo ha detto...

Che tristezza, ormai passiamo il tempo a fare solo confronti.
L'Italia è da sempre in posizione di stallo, un piede nel medioevo...dove le regole "morali" e la cultura finto-religiosa vincono su quelle scritte nei vari codici....Con l'altro verso il progresso dei Paesi del Nord Europa,ma fermo da secoli nello stesso punto.
Oggi siamo precipitati in un baratro tale che per venirne fuori urge un POPOLO......
Utopia di una sognatrice che sa per certo che ciò non sarà mai possibile.