domenica 8 marzo 2009

Silvio, Agostino e il Comma 22


MARCO TRAVAGLIO

Dopo la fantasmagorica richiesta di archiviazione della Procura di Roma per l'inchiesta su Silvio Berlusconi e Agostino Saccà, vien da chiedersi perché il premier non si rilassi e continui a martellare le toghe. Sono dieci anni che, a parte pochi cani sciolti, decine di giudici di ogni ordine e grado fanno i salti mortali per salvarlo da se stesso. Nella famosa telefonata del 2007 Berlusconi raccomanda a Saccà cinque ragazze per Raifiction, "poi ti ricambierò dall'altra parte quando sarai un libero imprenditore". Ma, nelle cinque paginette della Procura già demolite da Marco Lillo sul sito dell''Espresso', si legge che "non vi è certezza del do ut des". E poi Saccà non sarebbe incaricato di pubblico servizio (strano: è un dirigente del "servizio pubblico radiotelevisivo"). Pur di liberarsi del fascicolo, i pm sostengono che le "segnalazioni" del Cavaliere ebbero "esito negativo": dimenticano che una favorita di Silvio rubò la parte in 'Incantesimo' a Sara Zanier, più brava ma senza santi in paradiso. Inoltre, per i pm, il rapporto fra i due è talmente "stretto e asimmetrico" che "Berlusconi non ha necessità di garantire indebite utilità per avere favori da Saccà".

Il ragionamento reggerebbe se nella telefonata non si sentisse il primo garantire indebite utilità al secondo. Cotanto argomentare ricorda quello della II Corte d'appello di Milano che nel maggio 2007 assolse Berlusconi per il doppio bonifico svizzero di 434 mila dollari passato nel 1991 da un conto Fininvest alimentato con soldi del Cavaliere a uno dell'avvocato Previti fino a uno del giudice Squillante. Bonifico accertato, come la sua "funzione corruttiva", ma non si vede "perché mai un imprenditore avveduto come Berlusconi, dotato di immense disponibilità finanziarie, avrebbe dovuto effettuare (meglio, far effettuare) un pagamento corruttivo attraverso una modalità (bonifico bancario) destinata a lasciare traccia, anziché con denaro contante". Ecco: Silvio è innocente 'a prescindere'. Se non lascia tracce, manca la prova; se lascia tracce, è impossibile che le abbia lasciate.

I giudici non devono credere neppure ai propri occhi. Esaminando poi due pagamenti brevi manu da Previti a Squillante raccontati da Stefania Ariosto, gli stessi giudici esprimono "ovvie perplessità" sulla "tesi, deviante rispetto all'esperienza, che persone accorte e professionalmente qualificate come Previti e Squillante si spartissero mazzette coram populo". Triplo salto mortale carpiato: se Berlusconi lascia tracce su un bonifico svizzero, ciò è impossibile perché è più probabile che pagasse cash; se Previti viene visto pagare cash, ciò è impossibile perché è più probabile che usasse sistemi più sicuri. Tipo i bonifici svizzeri? Insomma, la corruzione esiste solo quando non viene scoperta. Ergo non è mai punibile. Come nel romanzo 'Comma 22' di Joseph Heller: i piloti militari possono essere esonerati dai voli di guerra solo se pazzi; ma chi chiede l'esonero dai voli di guerra non può essere pazzo; quindi è impossibile essere esonerati dai voli di guerra.
(06 marzo 2009)

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