di PAOLO BERIZZI
MILANO - E' ufficiale: celodurismo addio. E anche ingloriosamente. A vergare l'epitaffio, forse senza accorgersi, o forse sì, magari quando era ormai troppo tardi, è stato il parlamentare leghista Davide Caparini, presidente della commissione bicamerale per le Questioni regionali. Intervenuto alla scuola quadri del Carroccio bresciano, il "Capa", come lo chiamano i sostenitori, ha snocciolato in faccia al popolo padano, e per di più nella sua città, una statistica non esaltante: "Il consumo di Viagra è almeno triplo nelle regioni dove la gente è abituata a lavorare, pagare e tacere".
Silenzio in sala. Iniziale lieve imbarazzo, poi amplificato dalle dettagliate argomentazioni di Caparini che, nell'ultimo passaggio della prolusione, sostenuto dalla proiezione di alcune slide che avevano per tema la "trasformazione dei costumi delle famiglie italiane" - in particolare di quelle che vivono sopra la linea del Po - proprio sulla distribuzione geografica della pillola blu ha dedicato un ulteriore sforzo di indagine.
L'esempio è dato dalle province di Brescia e Potenza: "Dal 1998 al 2005 in provincia di Brescia sono state consumate dalle 3 alle 4 mila pillole di Viagra ogni mille persone. Nello stesso periodo, nella provincia di Potenza, il consumo è stato di 991 pillole per lo stesso numero di persone". Già, ma che significa? Elaborando il Caparini-pensiero: chi "lavora" - e "paga" e "sta zitto" - dedica più energie all'amore, e, viceversa, chi non lavora è pigro anche a letto? Oppure: chi lavora tanto è talmente stressato che deve ricorrere all'aiutino della farmacia?
In effetti va detto che, sulle prime, l'assioma può apparire di presa non immediata. Ma tant'è. Caparini è rimasto sul filo ancora per un po'. Ha concluso il suo intervento politico-sessual-sociologico nel più classico dei modi: e cioè facendo galleggiare tra il pubblico quella che deve essere la corretta interpretazione del ragionamento. "Lascio a voi la riflessione se lavorare, pagare e tacere...", fa bene o meno all'intimità della coppia padana. Poi, però, ha precisato che le proiezioni sono da ritenersi frustranti per chi abita nelle regioni del Nord. "Questo nostro modo di vivere sempre di corsa, il doppio stipendio, uno lui e uno lei, porta a vedersi cinque minuti alla settimana... Il tasso di divorzi è nettamente più alto al Nord".
Sono indici, sostiene Caparini, di "un malessere diffuso che ha ricadute anche nelle sfere più private. "Nelle zone più produttive c'è un eccesso di abuso di Viagra che è un evidente segnale di disagio". E' la débacle del celodurismo leghista? "Guardando al dato tendenziale della Lega direi di no, però - scherza - ci preoccupiamo del nostro elettorato". Si attendono chiarimenti da Umberto Bossi, inventore del celebre motto sulla virilità del suo partito. A dettare la linea, nel bene o nel male, è sempre lui.
(15 marzo 2009)
Silenzio in sala. Iniziale lieve imbarazzo, poi amplificato dalle dettagliate argomentazioni di Caparini che, nell'ultimo passaggio della prolusione, sostenuto dalla proiezione di alcune slide che avevano per tema la "trasformazione dei costumi delle famiglie italiane" - in particolare di quelle che vivono sopra la linea del Po - proprio sulla distribuzione geografica della pillola blu ha dedicato un ulteriore sforzo di indagine.
L'esempio è dato dalle province di Brescia e Potenza: "Dal 1998 al 2005 in provincia di Brescia sono state consumate dalle 3 alle 4 mila pillole di Viagra ogni mille persone. Nello stesso periodo, nella provincia di Potenza, il consumo è stato di 991 pillole per lo stesso numero di persone". Già, ma che significa? Elaborando il Caparini-pensiero: chi "lavora" - e "paga" e "sta zitto" - dedica più energie all'amore, e, viceversa, chi non lavora è pigro anche a letto? Oppure: chi lavora tanto è talmente stressato che deve ricorrere all'aiutino della farmacia?
In effetti va detto che, sulle prime, l'assioma può apparire di presa non immediata. Ma tant'è. Caparini è rimasto sul filo ancora per un po'. Ha concluso il suo intervento politico-sessual-sociologico nel più classico dei modi: e cioè facendo galleggiare tra il pubblico quella che deve essere la corretta interpretazione del ragionamento. "Lascio a voi la riflessione se lavorare, pagare e tacere...", fa bene o meno all'intimità della coppia padana. Poi, però, ha precisato che le proiezioni sono da ritenersi frustranti per chi abita nelle regioni del Nord. "Questo nostro modo di vivere sempre di corsa, il doppio stipendio, uno lui e uno lei, porta a vedersi cinque minuti alla settimana... Il tasso di divorzi è nettamente più alto al Nord".
Sono indici, sostiene Caparini, di "un malessere diffuso che ha ricadute anche nelle sfere più private. "Nelle zone più produttive c'è un eccesso di abuso di Viagra che è un evidente segnale di disagio". E' la débacle del celodurismo leghista? "Guardando al dato tendenziale della Lega direi di no, però - scherza - ci preoccupiamo del nostro elettorato". Si attendono chiarimenti da Umberto Bossi, inventore del celebre motto sulla virilità del suo partito. A dettare la linea, nel bene o nel male, è sempre lui.
(15 marzo 2009)
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