Di Pietro: "L'Idv chiama gli italiani a dire basta al governo fascista e piduista"
"Io vado alla manifestazione di sabato con grandissima tranquillità". Il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, intervistato da Repubblica Tv a proposito dei timori di un possibile affondo di Antonio Di Pietro dal palco, sabato prossimo, calma le acque e fuga i timori su una possibile sortita anti Colle dell'ex pm. "Questa cosa la escludo. Abbiamo una piattaforma, secondo la quale il governo porta piena responsabilità del decreto. E' un punto indiscutibile della piattaforma e tutti la rispetteranno" continua il segretario del Pd. E anche Di Pietro, oggi, sembra spostare il bersaglio: "Quella di sabato, sarà la piazza della riscossa alla quale Idv chiama gli italiani a dire basta al governo fascista e piduista e per mandare a casa Berlusconi" dice il leader dell'Idv. A cui Bersani chiede di non appellarsi al presidente Napolitano affinchè non firmi la legge sul legittimo impedimento "per rispetto del quadro istituzionale"
Il segretario del Pd, poi, torna sulla conferenza stampa di ieri del premier. Per stigmatizzarla nuovamente: "Comportamento inaccettabile, con gli insulti ai magistrati, ai prefetti e delle forze dell'ordine. "Ieri ho visto un capo popolo, un capolista, non il capo del governo. Esiste una giurisdizione, una legalità, venga rispettata". E se il Consiglio di Stato darà ragione al Pdl del Lazio sulla questione della lista? "Rispettiamo i passaggi. E poi non ce la siamo mica cercata noi. Non ci si chieda che per errori loro noi si addivenga a stracciare le regole".
Infine una previsione, ottimistica, sulle regionali di fine mese. ''Spero e penso che avremo la maggioranza delle regioni. Certo, spiega, ''se dovessimo ripetere il risultato delle europee il Pd ne avrebbe ben poche di regioni. Ma, mentre qualche mese fa ci davano nella riserva indiana, oggi si vede che non e' cosi'. Le cose cambiano. Allora per Berlusconi sembrava che si dovesse aprire una prateria per i prossimi tre anni. Per me vincere sette a sei e' gia' un bell'obbiettivo''.
Roma, fischi per
(11 marzo 2010)
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