di Gianni Barbacetto
Quando a Milano, tre mesi fa, hanno arrestato l’assessore regionale al turismo Pier Gianni Prosperini, il presidente della regione Roberto Formigoni è riuscito a dichiarare: “È innocente come Alberto Stasi”, il fidanzato di Chiara Poggi che era appena stato assolto per l’omicidio di Garlasco. Ora a smentire Formigoni è Prosperini in persona, che chiede umilmente il patteggiamento, accettando una condanna a 3 anni e 3 mesi di carcere, con annessa restituzione di 400 mila euro che si era intascato. Sarà il giudice per le indagini preliminari a decidere se accettare o no la richiesta. Prosperini è accusato di corruzione, turbativa d’asta e truffa, per aver preteso una tangente di 230 mila euro dal patron di Odeon tv, Raimondo Lagostena, in cambio di un appalto regionale da 7 milioni di euro per la promozione del turismo in Lombardia.
Povero Formigoni: a carico del suo assessore restano oltretutto aperti altri tre casi di corruzione, perché Prosperini, secondo l’accusa, avrebbe fatto pagare alla Regione anche le sue frequenti e pittoresche comparsate nelle tv locali, dove ripeteva simpatiche frasi rivolte agli immigrati, come questa: “Ciapa camel, barcheta, e va a ca’ tua!” (Prendi il cammello, la barchetta, e torna a casa tua).
Altri assessori di Formigoni non danno un’idea migliore della politica lombarda. Due di questi sono protagonisti di uno strano derby dentro il Pdl: sono Massimo Buscemi e Stefano Maullu.
Il primo, assessore ai servizi pubblici, è un fedelissimo del presidente, area Cl, nonché vicino a Marcello Dell’Utri.
Il secondo, assessore alla Protezione civile, si presentava (prima dell’inchiesta fiorentina) come il Bertolaso di Milano; appartiene all’ala “laica” del Pdl, capitanata dal presidente della Provincia Guido Podestà.
Il derby è cominciato a colpi di dichiarazioni di fuoco dopo la bocciatura del listino Formigoni: Berlusconi ora dà la colpa ai giudici, ai radicali e ai comunisti, ma loro due si accusavano a vicenda di non aver organizzato in tempo la raccolta delle firme necessarie. Chi avrà ragione? Difficile scegliere.
Buscemi è uno dei due-tre assessori formigoniani che, usciti dal Pirellone, trovavano il tempo per fare affari immobiliari in società con Rosanna Gariboldi, moglie del deputato Pdl Giancarlo Abelli, arrestata per lo scandalo delle bonifiche, da cui è uscita patteggiando una pena a 2 anni di carcere.
Maullu aveva invece altre frequentazioni: insieme con un suo collega assessore provinciale, Fabio Altitonante, incontrava, vedeva, trattava, partecipava a cene con l’immobiliarista Alfredo Iorio, arrestato a novembre per i suoi rapporti con il gruppo della ’Ndrangheta dell’hinterland milanese Barbaro-Papalia.
“Maullu mi sollecitava a conoscere persone della mia zona per incrementare il suo bagaglio elettorale”. Chiedeva voti, insomma. E Iorio si dava da fare: organizzava (e pagava) cene. A Rozzano, per presentare il candidato sindaco del centrodestra. A Milano, perfino a Roma... Con presenti politici illustri, compreso, una volta, Silvio Berlusconi.
Se Buscemi non vedeva niente di male nel fare affari immobiliari con Lady Abelli, Maullu non si accorgeva degli amici calabresi del suo amico Iorio.
Che derby, ragazzi! E Formigoni, alle soglie del suo quarto mandato, non si è ancora accorto di quali assessori si circonda.
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