La Lega non vola a Malpensa

15/3/2010

GIOVANNI CERRUTI

Sabato è arrivato il treno da Milano, e che treno: il Frecciarossa superveloce. A fine mese toccherà pure ai Flirt delle pulitissime ferrovie svizzere. Nuovi collegamenti rapidi per i passeggeri. Tranne i voli, nell’aeroporto «Simbolo della riscossa del Nord» - come da titolone de "La Padania"- aumenta tutto, in particolare la delusione. Questione scomoda per la Lega, che attorno a Malpensa, tra Varese e provincia, governa e comanda dal secolo scorso.

«Qualche scricchiolio l’hanno già avuto alle europee di un anno fa», dice Daniele Marantelli, unico deputato Pd della zona. Prendere nota dei paesoni attorno all’aeroporto, dove si vota anche per le amministrative: Casorate Sempione, Golasecca, Samarate e Somma Lombarda. Il giorno dei risultati andare a controllare come sta la Lega in casa propria. E se proprio da Malpensa i voti leghisti prendono il volo.

Ancora Marantelli, uno che i leghisti e i varesotti li conosce bene. «Stiamo ancora aspettando il famoso Consiglio dei ministri che si doveva riunire prima a Napoli e poi a Malpensa. A Napoli sono andati, qui no: perché non saprebbero cosa dire...». Soprattutto a chi ha investito attorno all’aeroporto, alberghi più chiusi che vuoti, aree di parcheggio deserte, autisti e piccoli trasportatori a spasso, indotto collassato.

Questione scomoda, appunto. Da queste parti la campagna elettorale leghista preferisce battere sul tema sicurezza, l’immigrazione, i clandestini. Se Malpensa è ridotta così, ovvio, la colpa va alla solita Roma ladrona o al carrozzone Alitalia. «Come partito di lotta e di governo qui tengono ancora - dice Marantelli -, ma è inevitabile che qualche prezzo lo paghino. A Roma, al governo, ci sono loro». Perché qui arrivano i supertreni e non gli aerei. «Alitalia ha appena tagliato le rotte per Brasile e Russia, la promessa liberalizzazione dei voli l’ha bloccata il commissario europeo Tajani, Lufthansa che doveva riempire le piste ha perfino ridotto i voli per Roma Fiumicino. E con l’elenco delle delusioni si potrebbe andare avanti...». Aspettando il volo dei voti di fine mese. Per vedere se davvero, e proprio qui, la Lega va indietro.