Santoro: "Fatto per zittire,
Stop al regolamento dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni nella parte che blocca i talk show in periodo elettorale. Il Tar del Lazio ha accolto la richiesta di Sky e Telecom Italia Media che chiedeva la sospensione del regolamento varato dall'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni che disciplina la par condicio in vista delle Regionali. Una regolamentazione così stringente per i talk show, da portare al loro stop nell'ultimo mese di campagna elettorale. A questo punto il cda della Rai è stato convocato in seduta straordinaria lunedì prossimo 15 marzo alle 12. Era stato il Cda infatti a decidere la sospensione dei talk show in applicazione delle regole della Vigilanza. Anche se dal centrodestra arriva uns ecco stop: "Non cambia nulla, il ricorso sulle norme della Vigilanza è stato respinto".
Nella loro richiesta di sospensiva, Sky e Telecom italia aveva ricorso al Tar contro la delibera che limitava l'informazione politica durante la campagna elettorale. In questo Agcom si era mossa in analogia con quanto previsto dal regolamento per
Con la decisione di oggi il Tar, invece, dà ragione alle emittenti private. Con questo esito, aveva detto il presidente Rai Paolo Garimberti, "si riapre il cda" sul regolamento. A questo punto il consiglio dovrebbe riammettere i talk show anche per non creare una disparità con le private. Anche l'Agcom dovrà ora decidere il da farsi, e il consiglio dell'authority dovrebbe riunirsi all'inizio della prossima settimana.
I giudici hanno invece respinto la richiesta di Federconsumatori che voleva lo stop al regolamento della Vigilanza perchè ha ritenuto che, trattandosi di organismo parlamentare, "sussistono profili di inammissibilità del gravame per la parte in cui è impugnato il regolamento", in quanto appunto "approvato dalla Commissione parlamentare di Vigilanza nella seduta del 9 febbraio 2010, in relazione alla natura parlamentare dell'organo che ha adottato l'atto impugnato in assolvimento della funzione precipuamente politica di indirizzo e vigilanza".
Le reazioni. "Accolgo con favore questa decisione, che non si presta ad equivoci, pur essendo tra coloro che avevano votato a favore di questa soluzione - commenta il commissario dell'Agcom, Michele Lauria - A questo punto è auspicabile che il Cda Rai riveda la scelta di sospendere i programmi di approfondimento"
"La sospensione del regolamento Agcom è una chiara bocciatura della norma-bavaglio imposta dalla destra in commissione di vigilanza Rai" sottolinea Paolo Gentiloni del Pd. "Cade il primo pezzo di un castello di illegalità costruito apposta per mettere mordacchia a programmi di approfondimento - dice Michele Santoro a RepubblicaTv -
La norma bocciata. Questo l'articolo 6 comma 2 del regolamento Agcom per le Regionali 2010: "Nel periodo di vigenza della presente delibera, tenuto conto del servizio di interesse generale dell'attività di informazione radiotelevisiva, i notiziari diffusi dalle emittenti televisive e radiofoniche nazionali e tutti gli altri programmi a contenuto informativo, riconducibili alla responsabilità di specifiche testate giornalistiche registrate ai sensi di legge, si conformano con particolare rigore ai principi di tutela del pluralismo, dell'imparzialità, dell'indipendenza, dell'obiettività e dell'apertura alle diverse forze politiche, nonchè al fine di garantire l'osservanza dei predetti principi, allo specifico criterio della parità di trattamento tra i soggetti e le diverse forze politiche individuate ai sensi dell'art. 2, comma 1, del presente regolamento". L'articolo 2 al comma 1 disciplina la definizione e quindi la presenza dei soggetti politici nelle Tribune politiche: di fatto i programmi di approfondimento vengono equiparati alle regole delle tribune.
(12 marzo 2010)
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