Le opposizioni scendono in piazza
Nel pomeriggio appuntamento del centrosinistra al Pantheon.
Ci saranno anche i viola
Le forze dell'opposizione alzano la voce contro il decreto "interpretativo" con cui il governo è intervenuto sul caso delle liste non ammesse alle regionali. Tra sit-in, presidi e manifestazioni, ecco una lista degli appuntamenti di oggi. Uno dei principali a Roma, alle 16,30 in piazza del Pantheon, a cui aderiranno sia i partiti del centrosinistra che il Popolo Viola.
Alle 11 di stamattina sit-in davanti Montecitorio. Lo ha convocato il portavoce nazionale della Federazione della Sinistra e candidato alla presidenza della regione Campania, Paolo Ferrero. "Si annuncia la scomparsa della Democrazia, uccisa dal governo il 5 marzo alle 19.30". Sempre davanti a Montecitorio si sta svolgendo un'assemblea del Popolo Viola. "Il presidente Napolitano ci spieghi": con questo e altri slogan i manifestanti sono decisi a rimanere in piazza fin quando non avranno "una risposta da Napolitano sulle ragioni della sua firma sul decreto. Organizzeremo anche una mobilitazione in questo momento di emergenza democratica". Il Popolo Viola chiede al "Pd di concordare una manifestazione unitaria: non devono decidere solo i partiti ma anche i cittadini". Tra gli slogan anche "Presidente Napolitano non abbiamo capito" e "Questo governo ha venduto la democrazia per un panino". Al sit-in spiccano anche le bandiere dei partiti: molti i simboli dell'Italia dei Valori, di Rifondazione Comunista e Sinistra Ecologia e Libertà. Tra le altre anche alcune bandiere del Pd.
Milano, manifestazione davanti a prefettura. Sit-in davanti alla prefettura, organizzato da Vittorio Agnoletto per
Alle 16.30 a Roma la manifestazione Pd e centrosinistra. Le forze del centrosinistra danno appuntamento oggi a Roma, alle 16,30, al Pantheon. "Contro la destra dei sotterfugi e degli imbrogli la parola d'ordine sarà: per vincere, sì alle regole, no ai trucchi": comunica il Pd in una nota. Secondo quanto si apprende da fonti del centrosinistra, alla manifestazione dovrebbe partecipare anche la candidata alla presidenza del Lazio, Emma Bonino, insieme a Massimo D'Alema e Dario Franceschini. Ci sarà anche il Popolo Viola, che si ritroverà anche domani alle 15 a piazza Navona. L'Italia dei Valori sarà rappresentata da Stefano Pedica e Nicola Tranfaglia.
Popolo Viola, manifestazioni a Torino e Milano. Oltre a Roma il Popolo Viola annuncia manifestazioni anche a Torino e Milano. In ambedue le città l'appuntamento è stato fisstao alle 14 davanti alla sede della prefettura. "Altre città - informa un comunicato- si stanno organizzando per raggiungere Roma o il capoluogo più vicino. Ecco quello che tutti temevamo: di dover scendere in piazza contro un principio di dittatura".
Milano, manifestazione Pd in via Dante (ore 17). Manifestazione del Partito Democratico alle 17 in via Dante a Milano. "Oggi pomeriggio manifestiamo con le penne per dire no al decreto salva liste, un provvedimento che invita a violare le regole, perché la penna è l'oggetto che i dirigenti del centrodestra avrebbero dovuto maneggiare meglio, evitando brutti pasticci". Lo dichiarano i consiglieri regionali del Pd Giuseppe Civati e Carlo Monguzzi. "Saremo con il popolo di Facebook alle 16 davanti al Palazzo di Giustizia di Milano, in corso di Porta Vittoria, e con il Pd e tutti coloro che chiedono il rispetto delle regole dalle 17 in Via Dante a Milano".
Torino, presidio Pd davanti a prefettura (ore 17). Anche il Pd di Torino e del Piemonte scende in piazza contro il decreto. La dirigenza del partito ha promosso per questo pomeriggio alle 17 un presidio davanti alla prefettura, in piazza Castello.
Civitavecchia, sinistra e sindacati in piazza. Appuntamento alle 17 di oggi pomeriggio davanti al teatro comunale Traiano di Civitavecchia, per il sit-in organizzato da Cgil, Rdb-Cub, Pd, Prc, Pdci e Sel. Alla manifestazione parteciperanno anche associazioni e movimenti locali. "Abbiamo attivato il tam tam anche a Civitavecchia - spiega Franco Boriello, segretario della Camera del Lavoro territoriale della Cgil - perché non si può restare a guardare. La democrazia è fatta di regole che vanno rispettate da tutti".
Bologna, manifestazione Pd (ore19). Questa sera, in occasione di un'iniziativa elettorale già programmata col segretario provinciale Andrea De Maria, si terrà un primo momento di protesta del Partito Democratico di Bologna contro il decreto "interpretativo". L'iniziativa si terrà alle ore 19 al Centro Civico Lame, in via Marco Polo 51 a Bologna. Sempre a Bologna Antonio Di Pietro ha improvvisato un sit-in davanti alla prefettura.
Domani il Popolo Viola a piazza Navona. "Convochiamo per domani 7 marzo, dalle ore 15 in piazza Navona, una mobilitazione cittadina allo scopo di denunciare l'incostituzionalità del decreto e per ribadire il nostro impegno nella difesa della nostra Costituzione con metodi non violenti": è quanto annuncia il Popolo Viola in una nota. "Chiediamo quindi alla società civile tutta, cittadini, utenti in rete, associazioni e partiti, un impegno di responsabilità democratica, rimanendo uniti in questo difficile momento di emergenza democratica".
Trieste, lunedì presidio in prefettura. Un presidio contro il decreto è stato organizzato per lunedì prossimo, 8 marzo, a Trieste. L'iniziativa, lanciata spontaneamente su Facebook, è prevista con inizio alle ore 18,30, davanti alla sede della prefettura, in Piazza Unità. Al momento, secondo quanto si è appreso, hanno annunciato la propria partecipazione il Movimento Beppe Grillo e i referenti del Popolo Viola.
Psi: "Minuto di silenzio". "Di fronte a un uso distorto e disinvolto che questa maggioranza fa dei poteri assegnati al governo a proprio esclusivo vantaggio, i socialisti propongono un minuto di silenzio in tutte le manifestazioni di partito e la convocazione a Lugano di un vertice immediato di tutto il centrosinistra". E' quanto afferma in una nota Riccardo Nencini, segretario del Psi.
Libertà e Giustizia: "Manifestazioni in tutti i capoluoghi". In un comunicato Libertà e Giustizia chiede "a tutti i politici dell'opposizione e a tutti i movimenti della società civile di valutare la possibilità di non indire un'unica manifestazione di piazza a Roma, contro il decreto salva liste, ma di organizzare manifestazioni unitarie nei capoluoghi di Regione, per consentire al maggior numero di cittadini di partecipare alla protesta, in questo momento drammatico della nostra storia".
(06 marzo 2010)
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