Il pubblico di Annozero non capisce la scelta di Santoro e sulla Rete lo incoraggia a resistere
Il pubblico di Annozero è spiazzato. Appena saputo che Michele Santoro continuerà il suo impegno Rai da esterno, molti si dicono arrabbiati, “delusione” è la parola che fa più volte capolino. Tutti vogliono capire, farsi un’idea precisa sul futuro di un percorso professionale, di uno sguardo sulla realtà, con il quale negli anni in tanti si sono riconosciuti fino ad identificarsi.
Il pubblico di Annozero si affida a Internet per dire la sua.
Web e social network sono gli stessi strumenti risultati formidabili nel dare basi solide a “Rai per una notte”, la prima volta di un evento totalmente multimediale nel nostro paese, con Internet protagonista per raccogliere fondi e sostenitori. Annozero su Internet è una corazzata. Un sito web cliccatissimo, una newsletter con 25 mila iscritti ma soprattutto una pagina Facebook (nata lo scorso settembre) con 209 mila “fan”. Anche “Rai per una notte” su Facebook è un successo: 189 mila gli iscritti alla pagina dell’evento bolognese.
Il pubblico di Annozero, inoltre, si è riversato anche sul sito del nostro giornale, Antefatto.it, per commentare il futuro di una delle poche trasmissioni “per le quali vale la pena pagare il canone” scrivono in tanti. Le posizioni sono in maggioranza critiche, anche se articolate. C’è chi parla apertamente di “una presa in giro”; scrive “Anpo” su Antefatto: “Quanto abbiamo solidarizzato con Santoro ritenendolo unico barlume di libertà nella tv filo-governativa? Il suo gesto è di sicuro uno schiaffo per i suoi telespettatori”. C’è chi, deluso, avverte un vuoto, a Michele parla come un amico e aspetta di capire meglio: “Prima di giudicare il tuo atto, aspetto... a firma avvenuta vedremo!!! Comunque restiamo sempre più soli” scrive Guido Simoni sulla pagina Facebook di “Rai per una notte”. C’è chi nella vicenda ci legge invece un’epurazione, e spera: “Lui è un osso duro e non può darla vinta così a Berlusconi e la sua cricca – scrive Marcello sulla pagina Facebook di Annozero – fidiamoci: è l’ultima cosa che ci rimane, la fiducia. Basta pessimismo”. A leggerli tutti insieme, questi messaggi suonano come le grida di un popolo, non di una massa indistinta di telespettatori. Di seguito alcune delle loro voci.
(federico mello)
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