In Italia "abbiamo fin troppa libertà di stampa". Lo ha detto Silvio Berlusconi, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi. Un'affermazione, questa del premier, subito contestata dalle opposizioni. E pronunciata in occasione della presentazione del rapporto Ocse sulla capacità di risposta alle catastrofi naturali, in cui c'è una valutazione favorevole del nostro Paese.
Riferendosi ad altri rapporti internazionali, in cui il grado di libertà di stampa italiana era giudicato assai basso, il capo del governo - alla presenza del segretario generale dell'Ocse, Angel Gurria - ha dichiarato: "Ci siamo visti mettere in situazioni di grande distanza dai primi ma se c'è una cosa in Italia su cui c'è la sicurezza di tutti è che ce n'è fin troppa di libertà di stampa. Questo non è discutibile".
Parlando del terremoto, Berlusconi ha difeso a spada tratta la Protezione civile di Guido Bertolaso, citando "l'orgoglio di avere un sistema che è esempio a livello internazionale, che ci apre possibilità collaborazioni internazionali". Sull'Aquila, però, ha annunciato che la ricostruzione "prenderà molti anni e nessuno può farci niente. Questa è la risposta a chi ci dice non abbiamo fatto subito. Abbiamo fatto delle scelte: la prima scelta è stata dare la casa a chi non ce l'aveva più; poi sostegno all'economia e per terza andare a ricostruire ciò che è necessario ricostruire per mantenere i segni di identità di una città che ha radici profonde nella storia". Il premier ha anche rivendicato la bontà dei nuovi alloggi costruiti per gli aquilani: "Mi sono visto tra le braccia molte signore che piangevano perchè quasi non credevano ai propri occhi nel vedere che avevano una casa ancora più bella di quella andata distrutta".
Quanto al problema delle macerie ancora presenti nel centro storico dell'Aquila, il presidente del Consiglio ha buttato tutta la responsabilità sull'amministrazione locale: "E' stato lo stesso Consiglio comunale che ha visto nel business della rimozione delle macerie una possibilità di intervento per le aziende locali e quindi ha detto di non intervenire".
Infine, un accenno all'incidente diplomatico che qualche mese fa coinvolse Guido Bertolaso, che allora criticò gli Stati Uniti per la gestione dell'emergenza ad Haiti. Scatenando l'ira di Hillaru Clinton. Oggi però Berlusconi ha dato ragione a Bertolaso: "Le sue critiche erano assolutamente fondate".
(04 maggio 2010)
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