sabato 14 agosto 2010

ASSALTO AL COLLE


Napolitano cita la Costituzione ma il Caimano minaccia la piazza se non avrà le elezioni

di Antonio Padellaro

Non c'è da meravigliarsi se il Caimano minacci di assaltare il Colle. Gliele ha sempre cantate chiare a Napolitano. Ricordate quando, a marzo, irruppe al Quirinale con il decreto salvaliste dopo i casini combinati dal Pdl alla vigilia delle Regionali? Si parlò di avvertimenti espliciti al Capo dello Stato del tipo: se non firmi convoco una manifestazione di protesta qui di sotto. Seguirono le ovvie smentite anche perché sotto lo sciagurato provvedimento (poi invalidato da Tar e Consiglio di stato) la firma fu apposta.

Adesso i golpisti della libertà tornano alla carica. E' bastato che il presidente della Repubblica ricordasse che spetta a lui e non certo a Berlusconi sciogliere eventualmente le Camere (“indicazioni sbrigative e strumentali di chi non ha titolo”) perché la coppia Cicchitto e Gasparri tornasse ad abbaiare su mobilitazioni di piazza e anche peggio.

Napolitano non ha detto nulla di sconvolgente facendo intendere che se ci fossero i numeri dovrebbe dare disco verde a un governo tecnico o di transizione.

Ma questi qua della Costituzione se ne fregano. L’unica cosa che vogliono è liquidare la partita con Fini prima che Fini si rafforzi troppo. Se Berlusconi lo ha cacciato in quel modo non è certo per ritrovarselo kingmaker di una coalizione antiberlusconiana.

Il piano è un altro. Primo: bastonare e sputtanare il presidente della Camera su casa di Montecarlo e famiglia Tulliani. Secondo: convincere (con le buone e le cattive) quanti più deputati e senatori finiani a tornare da papi. Terzo: andare a elezioni anticipate con il cosiddetto terzo polo in grado di non nuocere.

A fermare il Caimano bisognava pensarci prima. Troppe concessioni. Troppi compromessi. Troppe firme sotto leggi che andavano rispedite al mittente. Naturale che adesso davanti a una porta chiusa lui provi a sfondarla. Fosse anche il portone del Quirinale.

2 commenti:

Francy274 ha detto...

Proprio così, al puffo malefico gliel'hanno data per troppe volte vinta, ma ci hanno mangiato tutti, e bene anche, nell'accontentare i suoi "capricci", anche il Papa.
Io quella scatola di cioccolatini alla Lucrezia gliela mando, giusto per addolcire il clima.. la cioccolata fa miracoli :)

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Sono d'accordo!