Napolitano cita
di Antonio Padellaro
Non c'è da meravigliarsi se il Caimano minacci di assaltare il Colle. Gliele ha sempre cantate chiare a Napolitano. Ricordate quando, a marzo, irruppe al Quirinale con il decreto salvaliste dopo i casini combinati dal Pdl alla vigilia delle Regionali? Si parlò di avvertimenti espliciti al Capo dello Stato del tipo: se non firmi convoco una manifestazione di protesta qui di sotto. Seguirono le ovvie smentite anche perché sotto lo sciagurato provvedimento (poi invalidato da Tar e Consiglio di stato) la firma fu apposta.
Adesso i golpisti della libertà tornano alla carica. E' bastato che il presidente della Repubblica ricordasse che spetta a lui e non certo a Berlusconi sciogliere eventualmente le Camere (“indicazioni sbrigative e strumentali di chi non ha titolo”) perché la coppia Cicchitto e Gasparri tornasse ad abbaiare su mobilitazioni di piazza e anche peggio.
Napolitano non ha detto nulla di sconvolgente facendo intendere che se ci fossero i numeri dovrebbe dare disco verde a un governo tecnico o di transizione.
Ma questi qua della Costituzione se ne fregano. L’unica cosa che vogliono è liquidare la partita con Fini prima che Fini si rafforzi troppo. Se Berlusconi lo ha cacciato in quel modo non è certo per ritrovarselo kingmaker di una coalizione antiberlusconiana.
Il piano è un altro. Primo: bastonare e sputtanare il presidente della Camera su casa di Montecarlo e famiglia Tulliani. Secondo: convincere (con le buone e le cattive) quanti più deputati e senatori finiani a tornare da papi. Terzo: andare a elezioni anticipate con il cosiddetto terzo polo in grado di non nuocere.
A fermare il Caimano bisognava pensarci prima. Troppe concessioni. Troppi compromessi. Troppe firme sotto leggi che andavano rispedite al mittente. Naturale che adesso davanti a una porta chiusa lui provi a sfondarla. Fosse anche il portone del Quirinale.
2 commenti:
Proprio così, al puffo malefico gliel'hanno data per troppe volte vinta, ma ci hanno mangiato tutti, e bene anche, nell'accontentare i suoi "capricci", anche il Papa.
Io quella scatola di cioccolatini alla Lucrezia gliela mando, giusto per addolcire il clima.. la cioccolata fa miracoli :)
Sono d'accordo!
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