mercoledì 18 agosto 2010

Fini incontra la Bongiorno e fissa la linea


Una jeep verde, con una donna bionda alla guida e, seduta al posto del passeggero, Giulia Bongiorno. La macchina arriva ad Ansedonia intorno alle tre del pomeriggio, e varca il cancello della villa presa in affitto da Gianfranco Fini. È il giorno delle riunioni, e degli incontri con i più stretti collaboratori, per il presidente della Camera. Poco dopo, arriva un'altra auto: dentro, un funzionario del Quirinale, che porta al presidente della Camera la lettera di Francesco Cossiga, una delle quattro missive lasciate come «testamento» dall'ex presidente della Repubblica, morto ieri a Roma. Ma la giornata di Fini ruota intorno al vertice con l'avvocato. Un incontro lungo, durato più di tre ore: sono le 18.30, quando la Bongiorno se ne va, stavolta accompagnata da una Mercedes nera a noleggio, con autista. Con sé, il legale ha un trolley e una borsa da viaggio: ad Ansedonia era di passaggio, prima di partire per la vacanza.

Nel corso del pomeriggio, Fini (che in mattinata aveva ricevuto un'altra visita, quella del suo portavoce Fabrizio Alfano) e la Bongiorno hanno messo a punto una strategia difensiva, rispetto agli attacchi subiti in questi giorni. La linea da seguire è quella già intrapresa nelle ultime ore: il silenzio. Un modo per evitare di dover rispondere al continuo stillicidio di nuove indiscrezioni e notizie sull'affare della casa di Montecarlo. Dall'entourage del presidente della Camera si fa sapere che, quando sarà il momento, si forniranno le spiegazioni necessarie: sulla compravendita dell'immobile di boulevard Princesse Charlotte, sul perché il cognato di Fini Giancarlo Tulliani si sia ritrovato in affitto proprio nella casa del principato passata da An ad una società offshore. Le ultime indiscrezioni, il fisco che starebbe facendo accertamenti sul fratello di Elisabetta e le sue richieste di aiuto all'ambasciata monegasca, hanno infastidito la famiglia Tulliani che si è chiusa a riccio. La stessa compagna di Fini, avvicinata sulla spiaggia, fa catenaccio: «Mi dispiace, sono al mare con mia figlia», dice Elisabetta, che sfoggia un bikini color turchese e i soliti occhiali scuri a coprire il volto. Vicino a lei, la figlia Carolina che gioca sulla sabbia e, a pochi passi, la signora Francesca Frau, mamma di Elisabetta. Anche lei non ha nessuna intenzione di parlare: «Non guardate me, io non c'entro nulla», replica al cronista. Eppure, di cose da chiarire ce ne sarebbero: «Grazie, non ho nulla da dire», la ferma replica della compagna di Fini, che poi sparisce sotto l'ombrellone e che prima dell'una fa rientro a casa accompagnata dal papà. Nella famiglia Tulliani, in queste ore, circola una versione: Giancarlo, a parenti ed amici, avrebbe spiegato che l'affitto di Montecarlo sarebbe una sorta di «pagamento» per l'intermediazione svolta per la vendita dell'immobile monegasco.

Versione credibile? Chissà. E prima di metterla in giro ufficialmente, nello staff del presidente della Camera ci si muove con i piedi di piombo. Oggi, intanto, Fini lascerà la villa di Ansedonia: di buon mattino gli uomini della scorta lo porteranno a Roma, dove la terza carica dello Stato si recherà per rendere omaggio a Cossiga, nella camera ardente allestita nella Chiesa madre dell'ospedale Agostino Gemelli. Ma è anche probabile che, in attesa del vertice del Pdl che è previsto per venerdì (al quale Fini non parteciperà), l'ex leader di An faccia poi rientro all'Argentario. Gli ultimi scampoli di vacanza, forse, prima di affrontare il confronto politico col Pdl.

Ernesto Menicucci
18 agosto 2010

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